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I 3mila libri di Luigi Necco a un comune abruzzese nel segno di Siro Riccioni

I libri di Luigi Necco donati alla biblioteca comunale di Bussi sul Tirino, piccolo paesino di poco più di 2mila abitanti in provincia di Pescara. Lo rende noto il Sindacato Unitario Giornalisti Campania secondo cui una delegazione del comune abruzzese ha preso in consegna gli oltre 3000 volumi di proprietà del popolare giornalista napoletano scomparso il 13 marzo scorso, dopo aver appreso la volontà della famiglia di farne apposita donazione al comune per la conservazione degli stessi presso la Biblioteca comunale.

Si tratta di una copiosa raccolta di volumi di grandissimo valore socio-culturale che riguardano, in particolare, tematiche di archeologia e storia universale, insieme a testi che raccontano da varie angolazioni i personaggi , le leggende ed i luoghi più importanti della città di Napoli. Ma perché il legame di Luigi Necco con il Comune abruzzese?

Tutto ha inizio con l’incontro tra il giornalista e i parenti di Siro Riccioni, un giovane sottotenente di complemento, laureato in filosofia, che si trovava in Grecia durante la seconda guerra mondiale; col grado di comandante militare in Grecia organizzò una brigata partigiana chiamata “Franchi Tiratori Reparti Italiani” e facilitò lo sbarco degli alleati. Valoroso combattente nell’isola di Candia, rimasto con pochi uomini in terra straniera dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, per mantenere viva la fiamma dell’Italianità, con audace colpo di mano, nell’inverno del 1945 salvò dalla morte 272 italiani condannati per rappresaglia dai tedeschi alla fucilazione, ottenendo la medaglia d’argento al valore militare Nella motivazione del 2 aprile 1945 a Creta si legge: “Mentre i nostri fratelli già allineati al muro ascoltavano impavidi, l’iniqua condanna, con epico slancio, alla testa di pochi valorosi offertisi volontari per l’audace impresa, piombava sul plotone d’esecuzione, che si apprestava ad eseguire l’orrendo massacro e con lancio di bombe a mano e raffiche di mitraglia lo sbaragliava, ridonando alla vita ed alla patria i morituri figli d’Italia. Figura degna delle sublimi tradizioni dell’eroismo italiano”. Morì a soli 36 anni per un incidente durante un’esercitazione con i suoi soldati sulle Alpi, a Creta delle Cianevate.

Dell’eroe di Bussi, Luigi Necco ha rintracciato il filo e di quell’azione di salvataggio dalla fucilazione da parte dei nazisti ha scritto il romanzo “Operazione Teseo” (Ed.Pironti), opera che è valsa al giornalista la cittadinanza onoraria della comunità abruzzese. Da qui il forte legame che la famiglia ha voluto riconoscere con la donazione alla Biblioteca comunale di Bussi sul Tirino.