“Dite la verità a quella bambina”. E’ l’invito di Adele Nunziante Cesaro, docente di Psicologia clinica all’università Federico II di Napoli. In un’intervista rilasciata a Repubblica Napoli, la dottoressa affronta il caso relativo alla tragedia di Terzigno dove una bambina, che ancora deve compiere nove anni, adesso si ritrova senza entrambi i genitori.
“Solo la verità potrà aiutarla ad affrontare il trauma” spiega Nunziante Cesaro. “Ha 8 anni, ha assistito ai litigi in casa, ha ascoltato le discussioni sull’imminente separazione, ha visto un padre furioso. In due parole: ha capito. Ed a scuola deve essere successo il finimondo quando si è saputo che proprio alle porte dell’istituto la madre era stata uccisa. Ora non si può negarle la verità su quanto è successo”.
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Attualmente la piccola è affidata ai parenti materni, in particolare agli zii, ed è assistita dagli psicologi dei servizi sociali. Lunedì, giorno della tragedia, le è stato raccontato che la mamma “si era fatta la buia e stava poco bene“. Adesso – secondo la psicologa Nunziante Cesaro, che si dice “pronta a mettere a disposizione le mie competenze, gratuitamente” – “è indispensabile che recuperi fiducia nel mondo degli adulti[…]. Ora vive un doppio abbandono traumatico. Si vede negare la mamma e il papà […]. Alla bambina va spiegato che il papà non ha saputo gestire la sua aggressività, che ha ucciso la madre perché in quel momento era fuori di testa. Come impazzito […]. Bisogna trovare parole giuste per raccontare la verità”.