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Da Sarri a Reina, per la SSC Napoli la parola “comunicazione” non esiste

Dal calciomercato ai rinnovi dei contratti, fino alle conferenze stampa. È evidente che la società azzurra ha dei problemi nel rapportarsi con i media

Questa storia, nei suoi capitoli più recenti, è iniziata lo scorso anno. Era il mese di luglio e il Napoli era impegnato nel ritiro di Dimaro. Le questioni “calde” erano, ovviamente, il calciomercato e il rinnovo di Pepe Reina. Per entrambe il silenzio assordante della società ha fatto in modo che il club fosse cannibalizzato dalle chiacchiere e dalle continue voci su acquisti e cessioni.

Nel frattempo, dopo altri estenuanti tira e molla, erano stati rinnovati i contratti di Lorenzo InsigneDries Mertens, praticamente i due colpi di mercato del presidente Aurelio De Laurentiis. Poi è arrivato gennaio che nel mondo del calcio vuol dire “finestra invernale di mercato”. Un guaio per il Napoli una manna per chi ama criticare la società azzurra. Anche in questo caso sono stati 30 giorni di passione che si sono conclusi con due cessioni e nessun acquisto, o meglio, il club avrebbe preso Amin Younes poi misteriosamente sparito e che adesso sembrerebbe destinato alla Bundesliga. Uno dei tanti misteri azzurri, ma di quello più grande parlerò tra poche righe.

Adesso è il momento dell’attualità che ha per protagoniste, non una, ma ben due ciliegine da mettere su questa bella torta che si chiama SSC Napoli. La prima rappresenta un Ritorno al futuro perché riguarda ancora Reina. Il portiere spagnolo, zitto zitto, si sarebbe già accordato con il Milan avendo anche sostenuto le visite mediche “in gran segreto“. Quale sia il segreto non si sa, visto che manca soltanto l’annuncio ufficiale del passaggio dell’estremo difensore dalla squadra azzurra a quella rossonera. Ma bisogna riconoscere che tutto è accaduto in modo semplice e indolore con il bene placido e come al solito silenzioso del Napoli.

La seconda ciliegina riguarda la spiacevole frase che Maurizio Sarri ha pronunciato in conferenza stampa dopo la partita giocata a San Siro contro l’Inter. L’allenatore azzurro si è rivolto in modo poco educato nei confronti di una collega giornalista. Apriti cielo, immediatamente dalla stampa nazionale si è scatenato un inferno contro il tecnico della squadra partenopea che, ricordiamolo, si è scusato immediatamente e in via privata (anche se la stessa baraonda non si è verificata quando l’allenatore si è rivolto più o meno allo stesso modo nei confronti di un collega maschio). Nessuno vuole giustificare quelle dichiarazioni ma apostrofare come “rozzo e scostumato” Sarri, come ha fatto uno dei quotidiani più importanti d’Italia, è un’esagerazione. Ed anche questa volta da parte della società c’è stato sempre e solo silenzio.

Infine, arriviamo al “mistero dei misteri”. Qualcuno conosce la voce del ds Cristiano Giuntoli? Perché ormai a Napoli è sorto il dubbio che il dirigente azzurro sia muto. Scherzi a parte, per la Juventus parla Marotta, per l’Inter Ausilio, per il Milan Mirabelli. Per la società del presidente Aurelio De Laurentiis, considerato il prolungato e fortunato silenzio del patron, si esprime solo Sarri. Un maestro di calcio, un genio della tattica nonostante le sue fisime, un uomo dalla spontaneità e schiettezza più uniche che rare.

Non dimentichiamo, però, che l’allenatore azzurro è arrivato tardi al grande calcio. A 60 anni suonati e dopo aver fatto tanta gavetta su panchine meno prestigiose ed importanti. Non si può pretendere che all’improvviso indossi un vestito firmato e fatto su misura per trasformarsi in uno stratega della comunicazione. Lui è un istintivo, l’errore può starci. Piuttosto, sarebbe stato un dovere per il club investire a livello professionale in comunicazione. Con figure predisposte a gestire il rapporto con i media. Evidentemente la SSC Napoli non ha reputato necessario questo salto di qualità e i risultati si vedono.

P.S. l’ultima telenovella della quale il Napoli potrebbe diventare presto protagonista, riguarderà proprio la questione del rinnovo di contratto di Sarri. Si accettano scommesse su quanto tempo passerà prima di una decisione ufficiale. Noi ci auguriamo che la situazione sia chiarita al più presto.