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Super afflusso di pazienti, è unità di crisi al Cardarelli: “Ma governiamo l’emergenza”

Affluenza record all’ospedale Cardarelli con il Pronto Soccorso che sfiora, e qualche volta supera, i 300 accessi quotidiani. Condizioni che mettono a dura prova il lavoro di medici, infermieri e operatori socio-sanitari chiamati ad accogliere e assistere un numero di persone spropositato in rapporto alle forza lavoro chiamata ogni giorno ad accogliere i pazienti. Tra quest’ultimi c’è chi “sorpassa” il medico di base e si presenta direttamente al Pronto Soccorso per un semplice mal di pancia o per leggeri fastidi.

Una situazione di emergenza che ha ha portato nuovamente la direzione generale dell’azienda sanitaria ad attivare l’unità di cristi per la gestione del super afflusso di pazienti di questi giorni. “Come ormai da prassi – si legge in una nota del Cardarelli -, i protocolli definiti assieme alla direzione sanitaria e con il supporto di tutti i responsabili delle diverse strutture hanno portato all’attivazione dell’Unità di Crisi, consentendo il governo dell’emergenza. “Non possiamo scegliere quanti pazienti debbano arrivare al nostro pronto soccorso, ma adesso siamo in grado di governare l’emergenza – spiega il direttore generale – il Cardarelli ha voltato pagina. Prevedendo ogni possibile scenario si riesce a tamponare anche giornate di super afflusso come le ultime che abbiamo vissuto. I dati odierni sono comunque ben superiori alla normale straordinarietà alla quale siamo abituati“.

Grazie al lavoro della cabina di regia voluta dal direttore generale la continuità assistenziale non è mai venuta meno, né tantomeno l’attività chirurgica d’emergenza. Al momento l’Unità di Crisi sta valutando ogni singolo caso, per definire quali pazienti trasferire una volta ottenute le disponibilità. Allo stesso modo la direzione generale ha garantito senza soluzione di continuità l’attività della chirurgia epatobiliare e del centro trapianti. Sono invece stati differiti di qualche giorno interventi di elezione non classificati “urgenti”.

Per dieci giorni si è provveduto ad integrare il personale sia medico che infermieristico e operatori socio sanitari per riportare alla soglia di accettabilità il rapporto operatori sanitari- pazienti. Il direttore generale Ciro Verdoliva, nel sottolineare la grande sinergia con il Governo regionale e il lavoro in rete tra la Direzione generale salute regionale e tutti i colleghi Direttori delle AASSLL e AAOO, sottolinea l’impegno di tutto il personale dell’Azienda che, ancora una volta, non si sta sottraendo ad un sforzo straordinario, ed i risultati si vedono e sono tangibili.