Speciale elezioni: le 6 domande di VocediNapoli.it per i candidati alle prossime elezioni a Napoli e in Campania
Paolo Siani è candidato con il Partito Democratico alla Camera nel collegio uninominale Napoli-San Carlo. Sanità e legalità sono i punti su cui impronterà il suo lavoro, crede fermamente che un territorio possa essere riqualificato solo investendo in cultura e che bisogna creare una città a misura di bambini per costruire un luogo migliore per tutti.
TUTTI I CANDIDATI DEL PARTITO DEMOCRATICO ALLA CAMERA E AL SENATO A NAPOLI E CAMPANIA
Quali sono i pro e i contro del suo collegio?
Il collegio nel quale mi candido all’uninominale è molto ampio e al suo interno diversificato. In questi giorni sto facendo numerosi incontri sul territorio, che sono dei veri e propri momenti di ascolto con cittadini, associazioni, professionisti e categorie produttive, per raccogliere le loro esigenze e farmene portavoce nel caso fossi eletto. Rispetto al mio programma elettorale credo che la diversificazione del collegio comporti solo dei pro. Le idee di cui mi faccio portavoce sono trasversali e questo mi consente di ascoltare e proporre messaggi con la stessa naturalezza al Vomero come a Piscinola. D’altronde, legalità, infanzia e sicurezza intesa in termini preventivi sono temi che tutta la città ha bisogno di approfondire e rispetto ai quali credo di poter proporre soluzioni importanti e significative.
Cosa farà per i cittadini del collegio in cui è candidato?
Innanzitutto credo che sia fondamentale stabilire un’ampia sinergia tra tutti gli attori istituzionali e sociali coinvolti. Questa strategia ha guidato per anni il mio impegno professionale e sociale sia sul versante sanitario che su quello della legalità. Continuerò su questa strada, convinto che l’identità dei singoli quartieri che compongono il mio collegio e della città si valorizza solo se si investe in cultura. E poi cercherò di dare una mano per aumentare gli spazi verdi per i bambini, le palestre e le attività sportive in genere, i luoghi di incontro. E, ancora, meno slot machine. Pochi giorni fa sono stati sequestrati beni per 23 milioni di euro alla camorra, che aveva fatto investimenti proprio nel settore delle slot nella Capitale. E’ la conferma che le slot machine sono una notevole fonte di guadagno per il crimine. Quindi meno slot e più luoghi di aggregazione, soprattutto a beneficio dei più piccoli e dei giovani. Dobbiamo avere chiaro infatti che, se pensiamo città a misura di bambini, costruiamo città migliori per tutti. Questo è il mio principale obiettivo.
Quali sono i primi 3 disegni di legge che presenterà in Parlamento?
Per prima cosa comincerò a lavorare tra i parlamentari del mio gruppo, e non solo, per promuovere un piano complessivo contro la povertà educativa. Chiamerò a Roma i più grandi esperti del fenomeno per mettere a punto un piano ragionevole e realizzabile, partendo dall’idea che lo stock di competenze, capacità e abilità degli individui è il risultato di un processo che ha le fondamenta nei primi mille giorni di vita, se non in utero. E’ necessario, quindi, da subito, pensare ad investimenti di lunga durata e con risorse certe che tengano conto principalmente dei bisogni essenziali delle famiglie e dei bambini; ragionare in termini di accompagnamento con percorsi che non partano e non si esauriscano nella singola prestazione, che proiettino le famiglie verso un percorso di sostegno che parte dalla gravidanza ed è in grado di giungere almeno al terzo anno di vita del bambino; utilizzare un lavoro interdisciplinare ed interistituzionale con politiche di contrasto alla povertà e politiche di prevenzione che non possono prescindere dal dialogo e dalla messa in collegamento dei vari servizi e dei diversi ambiti di intervento (sociale, sanitario, educativo). Gli interventi precoci rappresentano un investimento in capitale umano con ricadute a breve e lungo termine nelle dimensioni della salute, dell’educazione-formazione e delle condizioni di vita, con risparmio sui costi degli interventi tardivi e riparatori. E’ dimostrato, inoltre, che tali interventi hanno effetti positivi da un punto di vista economico a breve, medio e lungo termine e quindi relativamente anche alla devianza sociale e alla delinquenza. E’ pertanto necessario investire in modo strategico sull’educazione precoce al Nido e alla scuola pre-primaria per la fascia 0-3 anni.
Il MIUR ha recentemente diffuso i dati sulla dispersione scolastica e il numero di studenti che lasciano la scuola o la frequentano senza regolarità sono sovrapponibili a quelli sull’indigenza. C’è una piccola percentuale di bambini appartenenti alla categoria di indigenti che invece frequenta la scuola con profitto. Questa fascia di bambini va assolutamente allargata. Come si comprende, è un piano ambizioso, ma altri paesi in Europa lo hanno realizzato e ci sono sperimentazioni molto positive anche in alcune regioni d’Italia. La prima legge per l’istituzione dell’asilo come moderno servizio sociale pubblico risale al 1971 e l’obiettivo europeo del 33% di presa in carico dei bambini 0-2 anni resta ancora lontanissimo da raggiungere nel Sud d’Italia. In aggiunta, la legge impone ai Comuni un assistente sociale ogni 5000 abitanti. La città di Napoli ne ha uno ogni 25000 ed è quindi evidente che in queste condizioni non si riesce a realizzare un’efficace azione preventiva da parte dei servizi sociali sul territorio. E poi c’è un tema che mi sta molto a cuore, quello dell’equiparazione delle vittime innocenti di criminalità, secondo quanto prescrive la Direttiva dell’Unione Europea n.80 del 2004, insieme all’abbassamento dei requisiti soggettivi per il riconoscimento dello status di vittima della criminalità organizzata dal quarto al secondo grado di parentela e affinità. Su questi temi la legislatura appena conclusa si è già mossa. Ma ora occorre dare maggiore concretezza al tutto.
Se dopo le elezioni non ci sarà una maggioranza cosa succederà?
Al momento non è possibile fare previsioni. Né compete a me farne. Il garante della nostra Costituzione è il Presidente Mattarella, che agirà certamente per il bene del Paese. Il mio impegno attuale è semplicemente orientato a dare voce alle mie proposte, che sono rappresentative delle istanze di tante associazioni e organizzazioni del terzo settore con cui lavoro da anni.
Che cosa dovrà fare il prossimo governo per Napoli e la Campania?
Le priorità devono essere due: lavoro e legalità. E quest’ultima è intrinsecamente legata alla cultura. Occorrono più asili nido e progetti a lungo termine contro le babygang, i muschilli di cui parlava mio fratello Giancarlo più di 30 anni fa. Napoli è una città ricca di giovani ma non esistono biblioteche per ragazzi. Bologna ha meno giovani e una bellissima biblioteca. Anche costruendo presidi di legalità come questo e investendo sulla formazione dei nostri giovani si sconfigge il crimine e si riduce il gap tra Sud e Nord Italia. Proverò a dare il mio contributo in tal senso.
5 marzo 2018. Cosa leggeremo sulle prime pagine dei giornali?
Per rispondere occorrerebbe la sfera di cristallo. Spero che leggeremo di un’affermazione del Partito Democratico e della coalizione di centrosinistra. Nel mio piccolo lavoro per questo.
COME SI VOTA ALLE PROSSIME ELEZIONI POLITICHE DEL 4 MARZO 2018