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Niguarda-Cardarelli, incontri bilaterali: modelli ed esperienze a confronto

Un protocollo d’intesa lega da oggi l’Azienda Ospedaliera Antonio Cardarelli di Napoli e il Grande ospedale metropolitano Niguarda di Milano. L’intesa, siglata dai direttori generali Ciro Verdoliva e Marco Trivelli, dal titolo “Niguarda Milano – Cardarelli Napoli, incontri bilaterali: modelli ed esperienze a confronto”, mira ad una fattiva condivisione del know how e dei modelli gestionali acquisiti da ambo le parti in quasi un secolo di storia e di assistenza.

In un percorso che si articolerà sino al mese di dicembre i professionisti di entrambe le Aziende sanitarie saranno a lavoro, tra Napoli e Milano, su aree omogenee, unità operative e confronti puntuali. «Il nostro desiderio – spiega Ciro Verdoliva – è quello di trasferire quanto di buono c’è nella nostra organizzazione e, allo stesso tempo, importare pratiche consolidate che possono migliorare la qualità della nostra esistenza». Non una competizione, insomma, ma un confronto fra strutture che hanno in comune più di quanto si possa credere. «Siamo convinti – conclude Verdoliva – che l’unico obiettivo possibile sia mettere in rete le eccellenze, solo così si può garantire assistenza di qualità».

Di seguito alcuni dei temi individuati dal protocollo:

  • Le Aree Omogenee
    Emergenza Accettazione
    Processi operativi di accettazione PS
    Reti tempodipendenti: trauma, stroke, ima
    Bed management
    Trauma team
    Chirurgia
    Interazione Chirurgia / T.I.P.O.
    Medicine
    Perioperatoria
    Oncoematologia
    Midollo trapianto allogenico

 

  •  Le Collaborazioni Puntuali
    Iperbarica
    Isole di Langherans (diabete)
    Infezioni ospedaliere
    Risk management
    Centro Antiveleni
    Banca del tessuto muscolo-scheletrico e della cute
    ALPI (limitato ad un confronto)
    Cartella clinica informatizzata
    Attività di formazione e cooperazione internazionale

L’organizzazione delle Professioni Sanitarie che, a valle dell’approfondimento del ruolo nei contesti regionali, del Piano di organizzazione aziendale strategico e dell’Atto aziendale nonché dell’attività delle unità Operative, prevede l’analisi dei analisi dei punti di forza, l’analisi dei punti di debolezza e l’individuazione dei percorsi di miglioramento.

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