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Napoli, ora non hai scuse: va e prenditi lo Scudetto!

Sarà stato meglio così, sarà stato giusto. Ma che brutta figura. Adesso alla squadra azzurra è rimasto un solo obiettivo: vincere il campionato

Ci vorrebbe un miracolo, un non impossibile 3-0 al ritorno in Germania, per passare il turno di Europa League. Ma forse è meglio di no, qualificarsi agli ottavi di finale della competizione significherebbe prolungare un’agonia. Andare avanti in coppa, vorrebbe dire compromettere il raggiungimento dello scopo principale: vincere lo Scudetto.

Tuttavia, Napoli – Lipsia è stata una brutto match. La squadra azzurra ha dimostrato ancora una volta che senza i titolarissimi non riesce ad esprimere il suo solito gioco, fatto di rapidità, pressing e combinazioni ubriacanti. Ma la cosa peggiore è accaduta fuori dal campo.

C’era un clima pre – partita che ha caratterizzato l’ambiente partenopeo davvero surreale, anzi paradossale. Era già tutto scritto: meglio uscire dalla coppa, meglio farsi eliminare. Perché? Perché oltre al bel gioco, ai numeri pazzeschi e al primo posto in Serie A, il Napoli ha un punto debole clamoroso: non ha una rosa adeguata per sostenere tutte le competizioni di una stagione.

È vero, si sapeva. Ma io, da tifoso, sono incazzato. Non credo che ai giocatori, a Sarri e ai tifosi napoletani abbia fatto piacere perdere in casa e compromettere il futuro europeo. La cosa peggiore? È che la squadra è stata costretta. Per il Napoli non c’è scelta, bisogna puntare ad un unico traguardo per sperare di arrivare fino in fondo, altrimenti il rischio è di perdere tutto alla fine della stagione.

Il simbolo più brutto di questa situazione? Lo stadio San Paolo vuoto. Persino i tifosi hanno inconsciamente accettato questa sconfitta, avvenuta a prescindere. Persino chi si batte il petto ed alza la testa ogni qual volta al centro di un discorso c’è la propria squadra del cuore, ha fatto suo il ragionamento: “Vabbè meglio non andare avanti in coppa. Meglio lo scudetto dell’Europa League“.

E questa logica, legittimata dal fatto di non avere un organico idoneo per le sfide che una stagione calcistica comporta, è stata assimilata anche dagli editorialisti e gli esperti di calcio che ogni settimana affollano gli studi tv o riempiono le colonne dei giornali.

Non metto in dubbio la professionalità della squadra, così come non oso dubitare della voglia di Sarri di voler conquistare la qualificazione. E so per certo che il tecnico e i suoi ragazzi non subiranno contraccolpi psicologici. Ma i fatti dicono altro e sono brutalmente chiari: il Napoli 2 non funziona e i giocatori sono sembrati remissivi e poco concentrati. Eppure, gran parte delle persone che tifano per questa squadra, hanno affrontato il tema in modo contraddittorio.

Proprio come è l’essenza di questa terra: contraddittoria. Mascherare un colossale punto di debolezza e affermare che proprio questo difetto ha costretto la squadra a dover decidere di abbandonare l’Europa. Di gettare la spugna perché in fondo, di questa coppa, non ce ne importa niente. È solo una scocciatura e non porta nemmeno soldi. Ma non sarebbe più onesto accettare tutto ciò facendolo presente a chi di dovere? Non sarebbe, questa, una giusta critica? Senza correre il rischio che essa possa essere vista solo come disfattista e fatta da chi “non vuole il bene del Napoli“?

Deludenti quei calciatori che avendo giocato poco avrebbero dovuto dimostrare di più. Sono le riserve che non hanno qualità? Ha sbagliato l’allenatore a non utilizzarle di più facendogli acquisire sicurezza e minutaggio? Credo che la società dovrebbe rispondere ad un interrogativo: è lei ad aver indicato una strada ben precisa (puntare dritto allo scudetto)? Oppure ha sviluppato una strategia che potrebbe rivelarsi sbagliata (puntando solo alla conferma dei giocatori più forti, senza rinforzare la rosa nel modo giusto)?

Il Lipsia è una squadra a cui noi tifosi del Napoli non dovremmo invidiare nulla. Eppure vorremmo avere il loro centro sportivo e il loro stadio. La società è nata nel 2009, la squadra è partita dalla quinta divisione tedesca. Nella stagione 2017 – 2018 ha partecipato per la seconda volta nella propria storia alla Bundesliga. Non vanta un palmares come quello del Napoli (che non ha una bacheca dei trofei molto ricca. I più importanti sono stati vinti durante l’era Ferlaino – Maradona) ma dopo 9 anni è una delle squadre più forti del campionato. Sta giocando l’Europa League dopo essere stata eliminata dalla Champions.

La presidenza De Laurentiis ha iniziato il suo percorso nel 2004. Dopo 14 anni questa società ha la grande occasione per coronare un percorso fatto di tanti difetti ma nei fatti straordinario. L’occasione per non mandare tutto a rotoli. L’occasione della vita, per passare veramente alla storia. Altrimenti c’è solo il fallimento e la triste consapevolezza di essere stati solo un bel sogno dal quale non vorremmo svegliarci a mani vuote.

Napoli, ora non hai scuse: va e prenditi lo Scudetto!
Maurizio Sarri