Lo avrebbe atteso in via Benvenuto Cellini a Portici, comune in provincia di Napoli. Quando si è materializzato ha estratto la pistola e ha cominciato a premere più volte il grilletto.
Tutto inutile però, perché l’arma si è inceppata salvando miracolosamente la vittima designato che rapidamente si è rifugiata nel palazzo di casa, chiudendo il porto d’ingresso. Il killer è stato così costretto a dileguarsi dopo l’agguato fallito. L’episodio è stato segnalato alle forze dell’ordine con gli investigatori che stanno visionando le immagini delle telecamere pubbliche e private della zona per cercare frame utili alle indagini.
E’ quanto sarebbe accaduto giovedì sera a Portici nei confronti di un affiliato al clan Vollaro, guidato da mesi dal nipote di Luigi ‘o Califfo, quel Carlo Vollaro, 39enne sorvegliato speciale, già finito lo scorso gennaio nel mirino dei clan rivali.
Nella notte tra il 12 e il 13 gennaio colpi d’arma da fuoco furono esplosi contro la porta dell’abitazione al primo piano in via Benvenuto Cellini a Portici. In quel appartamento risiede la compagna di Vollaro. I sicari, non contenti, fecero fuoco anche contro la portineria dell’edificio.
Un episodio quello di giovedì sera che conferma le fibrillazioni in corso nella zona orientale di Napoli. Dopo i blitz contro il clan Troia di San Giorgio a Cremano, il clan De Micco di Ponticelli e, ieri mattina, contro il clan Mazzarella a San Giovanni a Teduccio, gli equilibri sono sempre meno stabili.

