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Napoli, colpi di pistola esplosi contro Leopoldo: ipotesi racket

Ieri sera alcuni proiettili sono stati esplosi contro il Tarallificio ‘Leopoldo’ sito in via Via Foria a Napoli, presenti bossoli sul manto e fori sulla saracinesca. Quanto accaduto farebbe pensare ad un raid intimidatorio, essendo l’esercizio commerciale chiuso al momento dell’accaduto.

Il titolare è stato ascoltato dai carabinieri giunti sul posto ed ha specificato che mai sono state fatte richieste estorsive nei suoi confronti. Proprio qualche mese fa lo stesso negozio è stato rapinato da due uomini a volto coperto (uno dei due fungeva da palo all’esterno dell’esercizio) per un ammontare di 300 euro. Prima della chiusura i due malviventi avevano fatto irruzione nel negozio minacciando la cassiera incinta che ha consegnato il bottino, come dimostrato poi dalle telecamere di sorveglianza.

I militari della compagnia Stella continuano ad indagare per ricostruire la vicenda e comprendere i motivi dell’accaduto anche se per adesso, nonostante le dichiarazioni del proprietario, la pista accreditata sarebbe quella relativa a richieste da parte di qualche clan che gestisce la zona.

Questo il messaggio di Marco Infante sulla sua pagina Facebook: “…non c’è niente da fare…siamo sempre all’eccesso. Stanotte hanno sparato nelle vetrine del negozio di Via Foria. Io sono preoccupato per mio padre, per me, mio fratello, tutta la famiglia Infante, per l’azienda e per Napoli. Mi chiedo cosa possiamo fare ancora di più per far si che certe situazioni non diventino la normalità. Ecco, io direi che non dobbiamo cedere, tutti insieme dobbiamo urlare il nostro sdegno perchè non possiamo accettare che questa sia la normalità. Non lo voglio per me, per i miei figli per la mia Città. Napoli non può stare sui giornali solo per le stese, per gli omicidi…Napoli è altro e tutti noi dobbiamo dimostrarlo…Mai Mollare…!! Marco I”.