“I gravi e reiterati episodi di aggressione a personale infermieristico e sanitario in generale mi spingono a chiederle udienza”. E’ quanto scrive al prefetto di Napoli, Carmela Pagano, il presidente dell‘Ordine delle Professioni Infermieristiche Ciro Carbone in seguito all’ultima aggressione verificatasi nella giornata di giovedì 8 febbraio all’ospedale pediatrico Santobono ai danni di un’infermiera di 28 anni.
“Scrivo – continua Carbone – sia in qualità di presidente dell’Ordine che di cittadino allarmato per tali recrudescenti e deprecabili fatti, che inevitabilmente investono negativamente sull’ordinaria attività sanitaria nei nosocomi cittadini. Nei nostri ospedali, ultimamente e sempre più spesso, si assiste inermi a deplorevoli episodi di aggressione e di violenze al personale sanitario, in primis a quello infermieristico, più esposto di altri al contatto diretto con i pazienti e con i loro familiari. Siamo – prosegue Carbone – all’emergenza quotidiana. Si tratta invero anche di episodi che attengono a scarso senso civico e a malcostume. Fatti esecrabili, da reprimere e da condannare.
La carenza di personale, di strutture e mezzi sono senza dubbio una criticità acclarata dalla sanità Campana e cittadina. Carenze per le quali abbiamo già chiesto da tempo l’intervento del Governatore per accelerare le procedure concorsuali e di reclutamento di adeguate risorse lavorative. Cionondimeno, tali carenze . che pure incidono sulla percezione negativa da parte dei cittadini in merito alla qualità assistenziale ricevuta, non giustificano in alcun modo comportamenti offensivi, violenti e lesivi, ma sono talvolta alla base delle incivili proteste”.
“Per questi motivi – conclude Carbone – le chiedo a nome di un Ordine professionale che tanto ha dato e tanto ancora darà alla tenuta e al miglioramento del sistema sanitario regionale, di poterle rappresentare da vicino le istanze di sicurezza e di ordinario e sereno svolgimento delle attività sanitarie che provengono dagli infermieri. Istanze volte esclusivamente al miglioramento dell’assistenza, al rispetto del lavoro, alla salvaguardia e all’innalzamento della qualità delle prestazioni ai cittadini”.