Il calciatore colombiano è uno dei pochi ad aver "raggirato" il presidente De Laurentiis: prima la firma per un ricco contratto e poi la "latitanza"
Tutto ha avuto inizio ad ottobre del 2013. La SSC Napoli aveva diramato un comunicato che ufficializzava il rinnovo di contratto tra il club del presidente Aurelio De Laurentiis e Camilo Zuniga. Altri 5 anni per circa 3,5 milioni di auro a stagione, questo l’accordo tra il patron azzurro e il giocatore.
“Ho sempre creduto in Camilo e lui ha creduto sempre nel Napoli. Il famoso balletto al San Paolo questa estate è stato il suggello ad un feeling mai interrotto. Le cifre? Sono quelle che lui si merita. In questi anni ha lavorato in silenzio ed umiltà e meritava questo riconoscimento“, dichiarava ADL.
“Ringrazio il Presidente per la fiducia e ringrazio i tifosi per l’affetto con il quale mi sono sempre stati vicini. I miei impegni con la Nazionale hanno contribuito ad allungare i tempi per il rinnovo. Sono felice a Napoli e vorrei chiudere la mia carriera in azzurro“, dichiarava Zuniga.
Passano due anni, sempre ottobre ma del 2015. Zuniga rilasciava un’intervista non autorizzata al quotidiano colombiano El Tiempo dove affermava: “Quello che mi sta accadendo è molto strano, non mi portano nemmeno in panchina. Si tratta di una scelta del club e non del nuovo allenatore (Sarri, ndr) che è appena arrivato. Con il direttore sportivo (Giuntoli, ndr) ho parlato. Loro sono in attesa del mercato di gennaio. Se vogliono vendermi, sarebbe meglio mi facessero giocare. Non è una situazione semplice. Devi essere molto forte di testa? Sono stato tanti mesi in silenzio, ma stavolta ho deciso di parlare anche perché la gente soprattutto in Colombia chiede di me ed io voglio ribadire che non ho nessun problema e che fisicamente sto bene“. Queste dichiarazioni fecero arrabbiare molto il Napoli che dispose un provvedimento disciplinare nei confronti del calciatore.
E nel mezzo? Cosa è successo dal 2013 al 2015? Nei fatti un brutto infortunio che è costato a Zuniga un lungo stop che lo ha escluso per mesi dal campo di gioco. Era luglio del 2014, Camilo s’infortunò al ginocchio dopo i mondiali di calcio giocati in Brasile. Esami successivi evidenziarono la rottura della cartilagine con gravi problemi di ricrescita. Un dramma per un giocatore che fresco di rinnovo e al top della carriera rischiava addirittura di dire addio al mondo dello sport.
Ma forse sotto c’è sempre stato qualcos’altro. Ed ecco che a Napoli, la capitale dell’ironia, è pian piano nato il “mito” di Zuniga. La “leggenda” del calciatore capace di “fregare” il presidente De Laurentiis spesso accusato di essere fin troppo oculato con gli investimenti sul mercato. Del resto il colombiano, dopo una breve parentesi al Bologna, ha giocato per una stagione in prestito al Watford alla corte di Walter Mazzarri, suo mentore ai tempi del Napoli.
Ed oggi? Che fine ha fatto Zuniga? È tornato a casa, all’Atletico National la squadra dove ha iniziato la sua avventura sportiva. Giocherà con la formula del prestito gratuito, in attesa che arrivi il 30 giugno e finalmente scadrà il ricco contratto firmato 5 anni fa con la società azzurra. Quel giorno il presidente De Laurentiis tirerà un sospiro di sollievo, perché se non lo sapevate, Zuniga percepisce ancora l’ingaggio per il quale ha firmato nel lontano 2013.

Zuniga in allenamento con la sua nuova squadra
Zuniga firma il contratto con la sua nuova squadra
Zuniga si diverte ad una festa, era lo scorso dicembre