Non si placano i malumori in casa Napoli dopo una sessione invernale di calciomercato dove le brutte figure sono state all’ordine del giorno. Se Sarri mastica amaro, infastidito dall’atteggiamento passivo e provinciale di una società che si trova in testa alla classifica di serie A, non ride sicuramente il presidente Aurelio De Laurentiis.
Sul piatto c’erano 25-30 milioni di euro rimasti nelle casse napoletane dopo le numerose trattative fallite. ADL è consapevole di aver perso una occasione buona per rinforzare la sua squadra in vista di una seconda parte di stagione decisiva per la lotta con la Juventus e il proseguo del cammino in Europa League. I soldi c’erano ma non sono stati spesi perché il Napoli non è riuscito a chiudere alcuna trattativa, vuoi per la volontà dei giocatori, vuoi per le difficoltà create delle società proprietarie del cartellino.
Tuttavia, secondo quanto riferisce Repubblica, il presidente azzurro sarebbe molto arrabbiato e si sarebbe preso una breve pausa di riflessione prima di rispondere di persona alle tante domande sul perché di una disfatta così evidente. Nel mirino ci sarebbe anche l’operato di Cristiano Giuntoli che ora rischia di finire sotto esame. Repubblica però sottolinea anche che ADL sa di non dover destabilizzare l’ambiente nella squadra prima in classifica e potrebbe decidere di risolvere privatamente la questione.