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Castel Vorturno, uccide una donna e scappa in Germania: arrestato latitante

L'omicidio è avvenuto il 31 gennaio del 2016 nei pressi di un ex Hotel del casertano. La vittima era una prostituta tunisina

Nella tarda serata di lunedì 22 gennaio 2018, nella cittadina di Weener (nord del la Germania al confine con i Paesi Bassi), è stata data esecuzione dalle autorità di pubblica sicurezza tedesca al Mandato d’arresto Europeo emesso nei confronti del latitante Emanuele De Maria nato a Napoli il 28.04.1990, responsabile dell‘omicidio di Oumaima Rached, avvenuto il 31 Gennaio 2016, a Castel Volturno, sulla Domitiana nei pressi dell’ex Hotel Zagarella.

L’arresto, scaturito dall’ordinanza di custodia cautelare emessa dal Giudice per le indagini preliminari (GIP) di Santa Maria Capua Vetere, su richiesta di questa Procura, è stato eseguito all’esito di una complessa attività investigativa dei militari in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Mondragone, grazie alla quale venivano individuati Germania e Olanda come possibili Stati in cui si rifugiava De Maria.

Sulla scorta di tale indicazione iniziava una fattiva e sinergica collaborazione con il Servizio per la Cooperazione Internazionale di Polizia del Dipartimento della Pubblica Sicurezza (SCIP) che a sua volta si interfacciava con gli omologhi del Supplementary Information Request at the National Entry (S.I.Re.N.E.) di Germania ed Olanda al fine di dar seguito alle indagini esperite proprio dal GIP. L’attività di intercettazione, intensificata nel periodo delle festività natalizie, nonché il continuo e costante scambio di informazioni tra la Polizia Giudiziaria (P.G.) ed la Divisione S.l.Re.N.E. consentivano di individuai e la presenza di De Maria nel territorio della bassa Sassonia.

Nello specifico, la polizia tedesca ed olandese, per arrivare all’esatta localizzazione di De Maria, si avvalevano dell’ausilio dei rispettivi Esperti per la Sicurezza del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, i quali coordinavano le ricerche e l’attività svolta dalla Divisione S.I.Re.N.E. della Criminalpol con i riscontri i tecnici in tempo reale della Sala Opeiativa lnternazionale (SOI). Come sopra anticipato, l’attività di indagine, esperita nelle immediatezze dell’omicidio, aveva inizio nella serata del 31 gennaio 2016, con il sopralluogo presso l’ex Hotel Zagarella di Castel Volturno, dove veniva trovato il corpo esanime di Oumaima Rached, cittadina di origine tunisina di soli 23 anni.

Lo scenario dell’evento era un luogo noto da tempo alle forze dell’ordine per l’assidua frequentazione di soggetti dediti allo spaccio di sostanze di stupefacenti nonché da tossicodipendenti e prostitute. Dalle prime dichiarazioni raccolte dai Carabinieri, si identificavano, sul luogo del delitto, alcuni soggetti potenziali testimoni dell’omicidio e, in particolare, un teste chiave, cittadino extracomunitario dimorante abitualmente presso l’ex Hotel Zagarella.

Questi, ascoltato dagli inquirenti, riferiva di essere intervenuto in soccorso della vittima subito dopo l’aggressione e di aver inseguito l’autore del reato lungo via Domitiana fino a raggiungerlo. Nella circostanza dichiarava di aver poi desistito in quanto, raggiunto il reo, era stato da questi minacciato con un coltello. Successivamente, si giungeva all’identificazione di vari soggetti presenti presso l’ex Hotel Zagarella nell’arco di tempo compatibile con l’omicidio e si dava inizio ad un’intensa attività di monitoraggio di natura tecnica, consistente nell’intercettazione delle utenze telefoniche nonché l’intercettazione ambientale dei veicoli dei predetti.

Preziose evidenze emergevano dall’acquisizione delle immagini dei sistemi di video sorveglianza di tutti gli esercizi pubblici e/o abitazioni private presenti lungo il tragitto indicato dai testimoni quale percorso di fuga dall’omicida. Dall’analisi meticolosa dei filmati si è riuscito ad individuare un soggetto compatibile con la descrizione dei testimoni, che dopo una lunga fuga a piedi sulla via Domitiana entrava all’interno del parco denominato “Prato Verde“.

I Carabinieri, decidevano allora di concentrare l’attività d’indagine sulle persone residenti nel parco “Prato Verde” di Castel Volturno, all’interno del quale, tramite la scrupolosa analisi di ulteriori filmati e di elaborazioni investigative, si riusciva ad identificare il presunto autore del delitto in Emanuele De Maria. A conclusione di questa complessa ed articolata attività info-investigativa posta in essere dai militari questa autorità giudiziaria emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere e a carico di De Maria che non veniva eseguita in quanto il soggetto era stato dichiarato latitante. La collaborazione europea di polizia, consentiva quindi di porre fine alla fuga del reo. In data odierna, d’intesa con l’autorità giudiziaria tedesca sono state avviate le pratiche di estradizione per il rientro in Italia.