Voce di Napoli | Navigazione

I rapporti “fidati” tra Juve e Sassuolo, il presidente Uefa dice 103 e l’ironia di Sarri

Carnevali testimone di nozze di Marotta: "Le accuse del Napoli? Una barzelletta"

Prima le dichiarazioni del neo presidente della Uefa, Aleksandar Ceferin, poi l’ironia di Sarri dopo il veto di Marotta (dg della Juve) alla cessione di Politano, infine le parole dell’amministratore delegato del Sassuolo Giovanni Carnevali. La questione Politano, così come altri affari di mercato già sfumati, rischia di essere sempre ostacolata da una società che in Italia ha un elevato numero di giocatori in prestito tra serie A, serie B e Lega Pro.

RIFERIMENTO PURAMENTE CASUALE? – A lanciare il sasso ci ha pensato proprio Ceferin che in un’intervista a un quotidiano svizzero (Tribune de Geneve) ha affrontato tra le altre cose anche il tempo dell’eccessivo numero di giocatori sotto contratto alludendo, senza però fare nomi, a un club italiano che ne ha addirittura 103. “Dobbiamo limitare i prestiti – spiega il presidente della Uefa -. I grandi club possono acquistare praticamente tutti, cosa che indebolisce le altre squadre. Un’altra vera aberrazione riguarda il numero di giocatori sotto contratto. Ad esempio, un club italiano ne ha 103. Anche qui possiamo impostare dei limiti”.

SARRI “SFOTTE” MAROTTA – Poi è stato il turno di Maurizio Sarri che nel post partita di Bergamo – ai microfoni di Premium Sport – così si è espresso a chi gli chiedeva di Matteo Politano: “Era un’alternativa che ci sarebbe piaciuta ma abbiamo sentito da Marotta che è incedibile e allora abbiamo fatto un passo indietro. Scherzo”. Parole cariche di ironia che lanciano un messaggio ben preciso e fanno rifermento alle esternazioni di qualche giorno fa del dg bianconero Beppe Marotta che durante la trasmissione sul calciomercato in onda su Sky Sport era stato chiaro sul futuro di Politano: “Si tratta di un giocatore che serve al Sassuolo. Cederlo? Squinzi ha una società solida, non ha bisogno di cedere”.

RAPPORTI “FIDATI” – L’ingerenza della Juve negli affari di calciomercato di altre società c’è sempre stata. Non è un reato, è giusto precisarlo, ma parlare, scrivere e rendere noti i rapporti di forza del club della famiglia Agnelli è sempre cosa buona. Così come è giusto sottolineare i rapporti “fidati” tra Beppe Marotta e Giovanni Carnevali, ad del Sassuolo. “Ho avuto la fortuna di avere Marotta come maestro al Monza, al Como e al Ravenna – ha dichiarato tempo fa in un’intervista -. Poi ho fondato la Master Group Sport e ho vissuto il calcio da imprenditore, per poi tornare da manager con la chiamata di Squinzi”. Parole sempre di elogio quelle pronunciate in questi anni da Carnevali nei confronti di Marotta, oltre a quel “modello Juve” a cui il Sassuolo dice di ispirarsi. La ciliegina sulla torta è poi rappresentata dal fatto che Carnevali è stato il testimone di nozze di Beppe Marotta così come racconta la Gazzetta di Modena in un’intervista all’amministratore delegato del Sassuolo datata 11 aprile 2015.

 

LA BARZELLETTA – Lo stesso Carnevali, dopo le polemiche degli ultimi giorni e le voci relative ai “rapporti fidati” con la Juve e il dg Marotta, ha provato a chiudere definitivamente la vicenda: “Respingiamo le parole di Sarri, a Politano sono interessate tante società e noi abbiamo un ottimo rapporto col Napoli – precisa l’ad del Sassuolo, Giovanni Carnevali -. È una barzelletta che Marotta ci abbia chiesto di non darlo agli azzurri, lui è una persona seria, che lavora in una società seria. Non c’è stata alcuna pressione. Poi noi dobbiamo programmare e abbiamo le nostre esigenze, ragion per cui non possiamo permetterci di effettuare cessioni”.