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Simone Verdi avrebbe rifiutato la Juventus?

Simone Verdi ha detto no al Napoli. Sui social i tifosi si sono scatenati. Chi ce l’ha con il presidente, chi se la prende col giocatore, chi con la città. Insomma ce n’è per tutti i gusti. Ma la verità è solo una. Il Napoli non ha appeal. Il ranking UEFA, le partecipazioni consecutive alle competizioni europee, di cui tanto si vanta il presidente, la classifica di questo campionato, non sono direttamente proporzionali all’appeal di un club e di una città. Verdi avrebbe rifiutato la Juventus? No, e probabilmente neanche Inter e Milan che stanno messe molto peggio del Napoli! E allora come è stato possibile?

LA PROSPETTIVA – Il Napoli, attualmente, è la capolista di questo campionato di Serie A. Ma la Juventus è a un solo punto di distanza e le agenzie di scommesse, che notoriamente non ci tengono a perdere, valutano i bianconeri ancora favoriti rispetto agli azzurri. Inoltre si parla continuamente di possibile “smobilitazione” a fine stagione a partire da Maurizio Sarri, passando per Dries Mertens, fino a Kalidou Koulibaly e Raul Albiol. Insomma non proprio il massimo per una società che, al di là di come andrà questo campionato, vuole restare al vertice nei prossimi anni.

LA PIAZZA – La tifoseria riesce a regalare emozioni uniche così come poche altre nel mondo. Ma è capace anche di criticare le proprie bandiere e demolire i propri beniamini. Non dimentichiamo il difficile rapporto di Insigne con la curva. Ora Lorenzo è visto come un eroe ma qualche anno fa ad ogni “peccato di gioventù” veniva beccato. Così come Paolo Cannavaro che ha subito fischi in tante occasioni prima della luna di miele a distanza, o Ciro Ferrara e Fabio Cannavaro che sono visti da una minoranza come traditori per aver giocato nell’odiata Juventus in anni in cui, tra l’altro, il Napoli bazzicava serie minori. Anche la valutazione del giocatore è cambiata notevolmente. Se prima per i tifosi Verdi era un sogno, uno che ci poteva aiutare a vincere lo scudetto, dopo il rifiuto è diventato un brocco, uno che ha perso un’occasione. Fatto sta che il calciatore avrebbe fatto molto comodo a Sarri e sarebbe stato visto, anche dalle rivali, come un investimento per provare a vincere il campionato. Insomma uno come Verdi, in questo momento, sarebbe stato meglio averlo che non averlo.

LA CITTÀ – I napoletani amano Napoli ma dall’esterno, la città, viene vista come difficile, caotica e invivibile. Insomma una città affascinante, non come la grigia Torino, ma problematica. Non il luogo adatto in cui chi guadagna molti soldi può fare una vita tranquilla con la propria famiglia.

LA BACHECA – Una delle immagini circolate in rete in questi giorni è quella che compara il palmares del Napoli con quello del Bologna. Effettivamente i rossoblu oltre a vantare quasi 20 anni di storia in più hanno in bacheca ben 7 scudetti, a differenza dei 2 del Napoli. Certo con un Napoli al vertice da un lato e un Bologna “galleggiante” dall’altro il palmares poco importa, ma questo riesce comunque ad alimentare lo sfottò sui social.

Alla fine dei conti chi ha perso un’occasione? Come dicono in molti, Verdi che poteva consacrarsi a Napoli, o il Napoli che avrebbe finalmente completato, con un’alternativa valida, il pacchetto offensivo avendo anche una marcia in più sui calci piazzati? Certo è che il Napoli non ha l’appeal che ci vogliono far credere e di questo ne è responsabile in primis la società e il presidente Aurelio De Laurentiis. I grandi nomi qui li ha portati solo una persona, che aveva un tanto appeal e un grandissimo nome: Rafa Benitez. Tutti gli altri giocatori approdati sotto al Vesuvio sono state scommesse, spesso vinte, a volte perse, ma niente altro che giovani che avrebbero accettato quasi qualsiasi altra piazza.