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Morto Ferdinando Imposimato: il senatore lottò contro la mafia, la camorra e il terrorismo

Si è spento al Policlinico Gemelli di Roma il senatore Ferdinando Imposimato, nato a Maddaloni, in provincia di Caserta nel 1936. Magistrato, politico, avvocato e presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, lottò contro la mafia, la camorra e il terrorismo.

Proprio la camorra fece uccidere il fratello, Franco Imposimato, nel 1983, per una vendetta trasversale. Dopo la laurea in Giurisprudenza ottenuta alla Federico II di Napoli nel 1952, diventa magistrato dodici anni più tardi. Il senatore istituì i più importanti casi di terrorismo tra cui il rapimento di Aldo Moro nel 1978, l’attentato a papa Giovanni Paolo II nel 1981, l’omicidio del vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione.

Tra i suoi ultimi impegni Imposimato si occupava della difesa dei diritti umani, ed era impegnato nel sociale. Era stato scelto dall’ONU per il riconoscimento di “simbolo della giustizia”. In tv era conosciuto per la partecipazione al programma “Forum”. Negli ultimi anni si era avvicinato al movimento 5Stelle diventando uno dei punti di riferimento del movimento grillino sui temi della legalità e della lotta alla criminalità organizzata.

Era stato ricoverato nei giorni scorsi al Gemelli, purtroppo stamane il suo cuore ha cessato di battere. A Roma si svolgeranno i funerali.