Scoperti due bunker, arrestata la madre del ras Antonio De Martino
Nuovo duro colpo inferto dalla polizia al clan De Micco di Ponticelli. Dopo i 23 arresti dello scorso 28 novembre, gli agenti del Commissariato di Ponticelli e della Squadra Mobile di Napoli hanno sequestrato un vero e proprio arsenale nella disponibilità dell’organizzazione camorristica che nelle ultime settimane è costantemente attaccata per il controllo degli affari illeciti dal gruppo Minichini-Schisa, appoggiati dal clan Rinaldi di San Giovanni a Teduccio.
Nel corso di un’indagine lampo senza soluzione di continuità, è scattato un blitz, nella serata di sabato 30 dicembre, in una zona sotto il controllo del clan De Micco. I poliziotti sono riusciti a sequestrare 6 fucili, di cui un kalashnikov, tre a canne mozze, oltre ad uno di marca Benelli ed uno di marca Beretta, nascosti abilmente nel vano dei contatori di uno stabile di via Eugenio Montale.
LA FAMIGLIA DE MARTINO – All’interno dell’abitazione di Carmela Ricci, 48 anni, madre di Antonio De Martino (28enne elemento di spicco del sodalizio malavitoso, arrestato nel blitz di fine novembre) e moglie di Francesco De Martino (attualmente detenuto ma in permesso premio nella “sua” Ponticelli fino a qualche giorno fa, dal 24 al 27 dicembre), è stata scoperta una stanza nascosta dietro l’anta di un armadio all’interno della quale c’era una pistola Tanfoglio con matricola abrasa, completa di 22 cartucce calibro 380, nonché due caricatori ed un lampeggiante, del tipo in dotazione alle forze dell’ordine.La donna è stata arrestata, perché responsabile del reato di detenzione e porto abusivo di arma e munizionamento e condotta alla casa circondariale di Pozzuoli.
Nel prosieguo delle indagini, gli agenti del Commissariato Ponticelli, collaborati da personale della Squadra Mobile, riuscivano ad individuare e sequestrare un vero e proprio arsenale: un fucile mitragliatore del tipo kalashnikov completo di 15 cartucce calibro 7,62, una pistola beretta calibro 380 completa di caricatore contenente 6 cartucce, un fucile Benelli calibro 12, risultato rubato, un fucile marca beretta calibro 12 con matricola punzonata, due fucili a canne sovrapposte, con canne e calcio mozzate, calibro 12 e calibro 20 ed un fucile di marca Beretta calibro 12, fucile doppietta con cane esterno e canne mozzate.
MAZZE CON TRACCE EMATICHE E UNA BOMBA – Nel corso dei rastrellamenti nella zona, in via Montale, all’interno di un capannone abbandonato, rinvenuti e sequestrati due giubbotti antiproiettili, nascosti in una sacca di stoffa e due mazze di legno, sicuramente utilizzate nel corso di un pestaggio, in considerazione delle tracce ematiche presenti (utilizzate presumibilmente nell’ambito di pestaggi contro rivali e vittime di racket). Rinvenuta anche una bomba a mano di fabbricazione jugoslava, nonché 43 cartucce calibro 40.
SECONDO BUNKER – In via Christian Andersen, scoperto un vero e proprio bunker, dove non è escluso che si nascondessero affiliati al clan De Micco. All’interno sono state rinvenute e sequestrate due pistole, di cui un Revolver calibro 38 ed una pistola semiautomatica calibro 7,65 con annesso un silenziatore, entrambe con matricola abrasa, oltre a due caricatori, 12 cartucce di vario calibro e due telefoni cellulari.
Saranno gli accertamenti tecnico-balistici, affidati alla Polizia Scientifica, che confermeranno o meno, se le armi sequestrate dalla Polizia sono quelle utilizzate nelle recenti “stese” ed episodi criminosi nel quartiere Ponticelli.
