A maggio del 2016 sugli stessi binari si è spenta la vita di un'altra ragazza, Raffaella Ascione. La giovane aveva 20 anni
Già lo scorso anno sono state versate tante lacrime a causa di quei binari maledetti. Un’altra famiglia è stata distrutta dal dolore per la perdita di una propria cara. Simona come Raffaella, entrambe sono state uccise dall’imprudenza, ma anche da tanta sfortuna.
Era il 15 maggio dello scorso anno quando la 20enne Raffaella Ascione ha provato ad attraversare i binari della stazione di Casalnuovo. Anche in quel caso è stato fatale il passaggio di un treno. Il convoglio non ha potuto fermarsi ed ha travolto la ragazza. A quanto pare, durante il passaggio, un tacco di Raffaella si è incastrato tra i binari. Una drammatica casualità che è costata la vita alla giovane.
Un anno dopo un’altra tragedia. Simona Di Marzo è scesa alla stessa stazione, probabilmente non stava più nella pelle e voleva riabbracciare i familiari che l’aspettavano impazienti. Simona è una studente universitaria e suo padre e suo fratello sono andati a prenderla.
Lei non ha voluto perdere tempo scendendo per il sottopassaggio che l’avrebbe portata dall’altra parte. Allora ecco che ha deciso di attraversare quei binari. Il caso ha voluto che anche questa volta dovesse passare un treno. Il macchinista non è riuscito a fermare la vettura e l’impatto con la 21enne è stato inevitabile.
Un’altra giovane vittima, un altro tragico lutto. Un dramma che ha sconvolto, non solo la famiglia e gli amici della povera Simona, ma un’intera comunità. Quando la vita di una 21enne si spegne in un modo del genere non restano che lacrime. Ma a tutti piace ricordare con affetto la vitalità e il sorriso di Simona che da lassù, come un angelo, si prenderà gioco di questa “maledizione“.