Lunedì 6 novembre è andata in onda l’ultima puntata di Sotto Copertura, la fiction ispirata alla cattura di Michele Zagaria. Protagonista assoluta, soprattutto della curiosità dei telespettatori, è il personaggio di Agata Farina (Alejandra Onieva), la figlia di Capsatorta. Sull’esistenza reale di una figlia dell’ex boss dei Casalesi non esiste alcuna prova, ma più volte sono girate voci sulla paternità della primula rossa del clan noto soprattutto per esser diventato così potente proprio per l’assenza di legami affettivi.
Non è solo l’esistenza della figlia del boss ad essere stata messa in dubbio dai telespettatori, sono altri episodi e personaggi che hanno lasciato qualche dubbio. Il capo della squadra Mobile Michele Romano, interpretato dall’attore Claudio Gioè, è Vittorio Pisani, oggi questore, che all’epoca arrestò prima Antonio Iovine e poi Zagaria finendo al centro di un processo per abuso di ufficio e favoreggiamento a cui è stato poi assolto con formula piena, per calunnia invece è stato condannato il boss Lo Russo. Anche il magistrato che ha seguito le indagini è un personaggio realmente esistito: Catello Maresca, che ha fornito una consulenza continua durante le riprese della fiction.
Le fasi dell’indagine sono autentiche, come riporta Tv Sorrisi e Canzoni, anche in episodi che sembrano inverosimili come l’invito, fatto al commissario dai complici di Zagaria, a bere un caffè nella casa sotto cui era nascosto il boss; gli esami scientifici della spazzatura; la microspia nascosta in una poltrona e le intercettazioni. Sono invece inventati alcune figure ed episodi che toccano le vite private delle persone.
Infine c’è il bunker di Michele Zagaria, un set costruito interamente ispirandosi al reale covo del boss dei Casalesi. L’utilizzo dell’energia elettrica corrisponde a un elemento realmente fondamentale al fine delle indagini. Le scene finali della cattura di Capastorta sono talmente realistiche che nella fiction viene effettuato un montaggio parallelo tra scene appartenenti alla serie e immagini reali.
