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Muore in un incidente, il sogno spezzato di Salvatore: “Una vita in barca a vela”

Da grande sognava di vivere in barca a vela. Era uno dei sogni di Salvatore Autorino, il 21enne deceduto domenica in seguito a un drammatico incidente stradale avvenuto in una galleria dell’autostrada A16 Napoli-Canosa.

Salvatore, nato a San Giuseppe Vesuviano ma residente a Terzigno, stava rientrando con i genitori, venditori ambulanti, da un mercato rionale nel comune di Apice (Benevento). L’incidente, avvenuto all’altezza del chilometro 63, all’interno della galleria Sant’Elena, in Irpinia, ha coinvolto un tir che trasportava pomodori.

Violento l’impatto frontale con il furgone sul quale viaggiava il 21enne insieme ai genitori. Immediati i soccorsi ma per Salvatore non c’è stato nulla da fare, troppo gravi le ferite riportate. I genitori sono stati trasportati all’ospedale Moscati di Avellino: le loro condizioni non sono ritenute gravi dai medici. Entrambi hanno chiesto del figlio a chi li soccorreva.

Salvatore era diplomato all’istituto alberghiero “De’ Medici” di Ottaviano e da qualche anno lavorava con il padre, un venditore ambulante. Qualche giorno fa su Facebook aveva pubblicato uno dei suoi desideri futuri:

“Quando ero piccolo un giorno in piena estate vidi un uomo adulto su una barca a vela, dissi a mio padre che un giorno avrei voluto fare la vita di quell’uomo, lui all’inizio sorrise senza darmi risposta , a me venne di chiedergli perché sorridi. Lui mi chiese di chiudere gli occhi, io li chiusi e lui mi disse, immagina di starci te su quella barca e chiediti che effetto ti fa, se ne vale la pena sacrificarsi per arrivare a quella vita. Tutt’ora la sera quando torno dopo giornate di lavoro scoraggiato mi soffermo a vedere il panorama da casa esso mi rilassa e mi fa sentire ancora vivo il sogno di vivere la vita di quell’uomo un giorno”.