Il ‘poeta di Scampia’ è veramente Liberato? Questa domanda in queste ore sta riecheggiando sul web. Dopo alcuni interessanti indizi, si è arrivati alla presunta identità del cantante. A svelare alcune informazioni che potrebbero confermare l’identità di Liberato è stata la pagina Facebook ‘Video Rap Italia’. Emanuele Cerullo nel 2011 avrebbe condotto un programma su RadioSea trattando di musica e in particolare hip hop ed entrando pertanto in contatto con vari artisti e personaggi noti sulla scena. Nel 2016 lo scrittore ha pubblicato ‘Il Ventre di Scampia’ una raccolta poetica di enorme successo, un sogno nel cassetto realizzato per il giovane classe 1993 che sin da piccolissimo ha espresso la sua vena poetica.
Il giovane autore in quella che è la sua seconda pubblicazione ha affrontato il rapporto con la periferia cittadina, vi sono due sezioni differenti, una di questa è ‘Il coraggio di essere libero’ che racchiude alcune poesie scritte nel 2006 e raccolte in una precedente stampa con il medesimo titolo. Una prova schiacciante però sarebbe rintracciabile nella poesia pubblicata dallo stesso Cerullo sulla pagina Facebook personale il 9 Maggio 2016 che recita: “Bastò quel respiro a infiammarti la faccia di lacrime, e non sapevi ch’è bastato un sospiro per lasciarti entrare serena nell’anima mia. Maggio saluta la sua prima settimana, e vai ancora graffiando l’aria dimenticando chi, adesso, brucia nel tuo fumo. Un passato già remoto quell’aurora a Mergellina, una stella già scoppiata sul Golfo di Partenope”. Alcune somiglianze con il testo della canzone sono alquanto evidenti: “Ca’ pe’ trasi’ ‘int’all’anema ce vuo’ ‘nu suspir’ Fa’ ‘nu tir’ tu, je nun m’ fir’ […] Ca’ pe’ caccià ‘na lacrem’ ce vuo’ ‘nu respir’” e ancora “Scennimmo a Mergellin’ Nun ne parlamm’ chiù ‘E cinche d’’a matin’ It’s me and you”, “Care ‘ngopp’’o golf’ ‘na stella”. La canzone “Tu t’è scurdat’ ‘e me” è stata pubblicata il 9 Maggio 2017.
Nei riferimenti su chi ha lavorato alla realizzazione del video c’è il nome di Nancy Scognamiglio come coreografa, che sarebbe un’amica di scuola di Cerullo, con cui avrebbe collaborato a diversi progetti nel campo musicale e della danza. L’autore, intervenuto presso l’Università Suo Orsola Benincasa per un seminario, ha discusso con gli studenti dell’utilizzo del Napoletano nei testi e ricorrono, durante la spiegazione numerosi termini utilizzati da Liberato nelle canzoni come ‘M’è sfunnat’. Radio Marte e altri giornalisti hanno contattato Emanuele Cerullo al fine di ricevere conferma della sua identità, lo scrittore però ha chiarito che si tratta solo di coincidenze. Non c’è dunque certezza che l’identità palesata in queste ore sia quella reale del rapper napoletano, è pur vero che alcuni indizi sono veramente schiaccianti. Probabilmente Cerullo potrebbe essere il paroliere, o vicino a Liberato, è pur vero che uno dei punti cardine e di fascino che hanno reso questo personaggio in qualche modo celebre è proprio l’alone di mistero intorno la sua identità.