Colpi d’arma da fuoco sono stati esplosi nella notte tra sabato e domenica contro un palazzo dove risiede la sorella del boss. L’episodio è avvenuto in via Oplonti, nel quartiere Murattiano, a Torre Annunziata. Cinque i proiettili calibro 9 esplosi in corrispondenza dell’abitazione di Lucia Gallo, sorella di Francesco ‘o pisiello, 40 anni, detenuto in regime di 41 bis.
Sul raid intimidatorio sono in corso le indagini della polizia di Torre Annunziata. La donna, già oggetto in passato di intimidazioni, è anche legata sentimentalmente a uno degli elementi di spicco del clan gestito fino a qualche anno fa dal fratello. Il clan Gallo-Cavalieri, che ha la sua roccaforte nel rione Penniniello, si contende la gestione degli affari illeciti nel comune Vesuviano con il clan Gionta e Limelli-Vengone, quest’ultimi attivi nei vicini comuni di Boscotrecase, Boscoreale e Trecase. Tanta paura anche per i residenti della zona, svegliati dagli spari in piena notte.
L’azione investigativa degli agenti del commissariato di Torre Annunziato ha portato all’arresto di due giovani che la notte del 17 settembre, intorno alle 4.30, a bordo di un potente motoveicolo si sono resi responsabili dell’esplosione dei colpi d’arma da fuoco. Si tratta di M.C. di 17 anni, abitante nell’edificio raggiunto dall’esplosione dei colpi d’arma da fuoco, e Luigi Guida, di anni 20, entrambi responsabili in concorso di porto abusivo di arma da fuoco e munizionamento di armi da guerra e ricettazione.
I due viaggiavano a bordo di uno scooter condotto dal Guida, e M.C. portava l’arma, una pistola calibro 9 con 12 colpi da guerra, di cui uno in canna, fuori dalla cintola dei pantaloni, nascondendola con una mano. L’atteggiamento sospetto non è sfuggito ai poliziotti, che prontamente hanno bloccato e arrestato i due giovani. Sono in corso serrate indagini al fine di decifrare gli eventi che sono verosimilmente collegati tra loro e individuare le motivazioni di carattere criminale.
