A due giorni dalla tragedia avvenuta nella Solfatara di Pozzuoli arriva la testimonianza di un videomaker che era presente al momento del terribile incidente in cui hanno perso la vita Massimiliano Carrer, 45 anni, la moglie Tiziana Zaramella, 42 e il figlio di 11 anni. Si chiama Giuseppe Valentino e si trovava nel sito vulcanico per girare un videoclip quando è stato testimone di quello che è accaduto.
Prima ha visto due persone accovacciate e poi ha sentito gridare aiuto, in un’intervista per il quotidiano La Repubblica ha raccontato quei momenti:
“Due persone erano accovacciate e ho sentito la donna che gridava aiuto. Mi sono avvicinato e c’era anche un bambino che mi ha detto che era caduto il fratello nella buca“. Poi ha spiegato di aver provato a fermare la donna che voleva entrare nella voragine per raggiungere il marito e il figlio:
“Ho tentato di fermare quella donna che voleva raggiungere il marito svenuto nella voragine, ma non sono riuscito a impedirle di scendere giù. Quando ho capito che era svenuta anche lei, l’ho seguita, ma l’aria era irrespirabile e sono dovuto uscire, altrimenti sarei morto sicuramente anche io“.
Giuseppe ha raccontato di essersi accovacciato per vedere cosa stesse accadendo all’interno di quella che sembrava essere quasi una caverna:
“Mi sono accovacciato anche io e in quel momento si è calato nel crepaccio l’uomo per tirare fuori il figlio. Non riuscivo a vederlo bene a causa della mia posizione. Il papà è sceso in questa specie di voragine. Era irregolare: come una caverna, partiva non profonda ma poi finiva dove c’era una pozzanghera visibile. Ha tentato di prendere il figlio poi si è girato verso la donna come per chiederle di essere sollevato, la moglie gli ha preso entrambi i polsi, ma l’uomo è svenuto e lei ha perso la presa. Sono stati secondi tremendi, un incubo“. Ad un certo punto Tiziana è scesa per soccorrere il marito, lui ha provato a fermarla, ma non c’è stato verso:
“Sì. La moglie ha deciso di calarsi anche lei. Le ho detto di non farlo, di aspettare i soccorsi, ma non c’è stato nulla da fare. Voleva raggiungere il marito che era scivolato giù ed era rotolato nell’acqua. Si è buttata, comunque, e ho avuto solo il tempo di dirle di tirare fuori dall’acqua la testa del marito, ma ho visto che ha perso subito i sensi. Non sapevamo del gas”.
Il videomaker ha provato anche lui a scendere per cercare di salvare la donna, ma a causa del gas è dovuto risalire immediatamente e non è riuscito a tirarla fuori. Negli ultimi giorni si discute della sicurezza della Solfatara e se quel tratto in cui è caduta la famiglia di Meolo fosse recintato bene, Giuseppe ha detto di aver visto sicuramente una catena che delimitava l’area:
“Non lo so. Di certo c’era una catena. L’ho usata per calarmi nella buca. Ero concentrato sulle Dune e sulla Fangaia, forse per questo non mi sono accorto della voragine. Ho sperato con tutto il cuore di riuscire a salvare almeno la donna, ma non ci sono riuscito“. Saranno gli inquirenti ad accertare se le protezioni in quell’area fossero adeguate o se questa tragedia poteva essere evitata.