I militari hanno trovato alcune opere dal valore di 7 milioni di euro. Il centro delle operazioni criminali era Napoli
Recuperati beni ed opere d’arte rubate da chiese ed istituti religiosi per un valore pari a circa 7 milioni di euro. Il centro delle operazioni della banda è Napoli.
L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del comando tutela del patrimonio culturale. Incastrata un’articolata organizzazione criminale dedita al furto e alla ricettazione di questa tipologia di beni.
Denominata “Start Up“, l’iniziativa delle autorità è stata coordinata dai procuratori di Isernia, Paolo Albano, e di Velletri Francesco Prete. In azione i militari guidati dal Comandante Fabrizio Parrulli.
Tra le opere recuperate, una pala dell’altare di fattura fiamminga, raffigurante “La stazione XII della via Crucis: Gesù muore in croce” del 1530 e rubata nel 1990 da un istituto ecclesiastico in Belgio.
Poi c’è una statua in marmo che raffigura una “Madonna con bambino” risalente al 1500 e trafugata nel 1997 dalla chiesa di Santa Marta (Arciconfraternita di San Vitale) di Napoli.
