E’ salito a due il bilancio delle vittime italiane nell’attentato di Barcellona avvenuto giovedì pomeriggio, quando un furgone si è lanciato sulla folla della Rambla. Inizialmente si pensava ci fosse solo un connazionale rimasto ucciso, poi il numero è salito a due.
Oltre Bruno Gulotta, anche Luca Russo ha perso la vita nell’attacco a Barcellona. Si tratta di un giovane di 25 anni, originario di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza. Si trovava in vacanza nella capitale della Catalogna con la sua fidanzata Marta Scamazzon, che ha riportato feriti lievi e non è in pericolo di vita. Si era laureato appena un anno fa in Ingegneria Energetica a Padova. Un’altra giovane vita spezzata dalla furia terrorista.

La conferma delle identità delle due vittime è stata data dal Capo dell’Unità di crisi della Farnesina, che alle 13.30 ai microfoni del Tg1 ha detto:
“Confermo le due vittime italiane. Siamo in contatto con i loro familiari e li stiamo assistendo. Ci sono stati anche tre feriti, due dei quali sono stati dimessi. La terza, Marta, è la fidanzata di Luca Russo, ed è ancora ricoverata in ospedale per alcune fratture, ma non è non in condizioni gravi“.
Un tragico destino, la sorella di Luca aveva chiesto aiuto su Facebook per riportare a casa il fratello. In questi minuti sono moltissimi i messaggi di cordoglio che stanno inondando la bacheca di Luca, che soltanto poco prima di morire aveva scritto un messaggio, che riletto adesso sembra quasi essere stato profetico:
“Nasciamo senza portare nulla, moriamo senza portare via nulla. Ed in mezzo litighiamo per possedere qualcosa“.
L’unità di crisi della Farnesina nelle prossime ore disporrà il procedimento per far rientrare le salme delle due vittime in Italia.
