Ha appena due settimane e si trova all’ospedale Policlinico Federico II di Napoli in attesa di conoscere il suo destino. Alessandro pesa 3 chili e 700 grammi ed è stato lasciato, dopo poco più di una settimana dalla nascita, martedì 8 agosto nella culla termina intorno alle 13. E’ – suo malgrado – il primo neonato abbandonato nella culla termica di un ospedale.

Alessandro – si legge in una nota dell’ospedale – è affidato alle cure dell’equipe di neonatologia guidata da Francesco Raimondi. Le sue condizioni di salute sono buone e qualora la madre continui a restare ignota, sarà attivata la procedura per l’adozione. La culla termica è stata inaugurata al Policlinico federiciano nel 2008 ed è posizionata presso l’ingresso della struttura ospedaliera di via De Amicis.
La culla, la cui apertura è comandata da un pulsante, è collegata h24 a una telecamera che rimanda le immagini in un monitor situato nel reparto di Terapia intensiva neonatale. Nel momento in cui qualcuno la apre per lasciarvi un
bimbo, in reparto scatta immediatamente un segnale d’allerta cui segue la partenza dell’ambulanza, con a bordo il neonatologo e la vigilatrice, che preleva il neonato abbandonato e lo trasporta presso la Terapia intensiva neonatale del DAI di Pediatria. L’installazione della culla termica rientra nel progetto ‘Ninna-ho’, il primo su scala nazionale che intende dotare gli ospedali di una culla termica per i neonati abbandonati. Il progetto e’ stato sponsorizzato dalla KPMG Italia con la collaborazione della Fondazione ‘Francesca Rava’ e si pone l’obiettivo di ridurre eventi drammatici come l’infanticidio. Secondo i dati del ministero delle Pari opportunità in Italia i casi di abbandono superano i tremila l’anno.
