La storia di Raffaele Cutolo da sempre ha diviso tantissime persone. Sul profilo criminale dell’uomo però non è possibile fare qualche eccezione. ‘O Professore è stato uno dei camorristi più spietati della storia. Ha deciso la vita e la morte di tante persone e ha dato il là a una sanguinosa faida tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80 da quasi un morto al giorno.
L’intervista rilasciata nelle scorse ore dalla moglie Immacolata Iacone al giornalista Giancarlo Tommasone per il sito Stylo24.it ha però provocato tantissimi commenti di solidarietà (criminale aggiungiamo noi) e vicinanza al boss di Ottaviano, uno dei pochi a “non pentirsi” e a scontare da 54 anni (intervallati da poco più di un anno di latitanza) la sua pena in carcere. Cutolo, che il 20 novembre compirà 76 anni, da oltre tre decenni è in regime di carcere duro.
“LUI È il CAMORRISTA come pochi !! Tutto il resto solo cani al Guinzaglio dello stato pronti al minimo problema a vomitare tutto pur di salvarsi” ribadisce Alberto.
“Lo tiene in vita il fatto che non parla appena canterebbe le corna che ha il nostro stato in meno di due ore non esisterebbe più” ribatte Ciro. “Persone che percorrono un tipo di vita, poi pagano le conseguenze con dignità e
in silenzio… hanno le palle!” scrive Walter. “Cutolo è un camorrista da ammirare” sostiene Santo mentre Antonio va sopra le righe e assicura “che lui è la persona più brava del mondo. La sua sfortuna è stata di fidarsi delle persone sbagliate”.
Ovviamente non mancano commenti che ridimensionano questa euforia verso il super boss della Nuova Camorra Organizzata. “Come si fa a provare ammirazione per questa gentaglia che hanno compromesso una città, la sua storia, la sua gente onesta. Come potete giustificare e ammirare questi mostri che hanno insanguinato le strade della nostra città? Come fate a rispettare uno che ha comandato delitti e chissà quanti altri orrori” chiede indignato Enzo. Emblematica la frase di un altro Giovanni: “Ma io che sempre solo lavorato sono uno scemo non un grande uomo”.