Voce di Napoli | Navigazione

Napoli, due morti per overdose nella notte. Cadavere scaricato dopo incidente

Due morti, non collegabili tra loro, nel centro storico di Napoli. E’ quanto accaduto nella notte tra domenica e lunedì dove due uomini di nazionalità georgiana sono stati stroncati da un arresto cardiaco dovuto probabilmente a un overdose.

Ma andiamo con ordine e ricostruiamo meglio la vicenda. Il primo episodio è avvenuto poco prima di mezzanotte in via Carbonara, di fronte all’hotel che ha ospitato nei mesi scorsi il Real Madrid. Qui una Mercedes è sbucata a velocità sostenuta dalla stradina adiacente Salita Pontenuovo andando a tamponare una Opel Meriva parcheggiata a bordo strada prima di terminare la propria corsa contro un muro. Subito dopo l’incidente la Mercedes, con a bordo quattro persone, prima di fuggire via ha “scaricato” in strada il corpo senza vita di un 34enne tossicodipendente di nazionalità georgiana, supportato da un uomo di origine polacca.. Nel contempo, è sceso dalla propria abitazione il proprietario dell’Opel per accertare i danni causati dal tamponamento.

Poco dopo sul posto sono intervenuti gli agenti della sezione Infortunistica Stradale della polizia municipale, guidati dal Capitano Enrico Fiorillo e gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale della polizia di stato diretti dal primo dirigente Michele Spina. Secondo una prima ricostruzione, la vittima, che era seduto dietro, sarebbe stata stroncata da un arresto cardiaco dovuto probabilmente a una overdose. Sul corpo infatti non presentava segni di violenza o lesioni in seguito all’incidente. Il polacco rimasto in sua compagnia, in attesa dei soccorsi, è stato identificato. Poco dopo in via Carbonara sono giunti la moglie e altri parenti della 34enne georgiano. Le due auto sono state poste sotto sequestro dalla polizia municipale. Sul cadavere il magistrato di turno ha disposto l’autopsia.

Così come è stata disposta l’autopsia sul corpo di un altro georgiano, trovato senza vita in piazza Nicola Amore alcune ore dopo il primo decesso. La vittima era ancora con una siringa conficcata nel braccio.