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Eletto il nuovo Procuratore di Napoli: è Giovanni Melillo

Un elezione finita all’ultimo voto e che è terminata come se fosse stata un lungo parto. Alla fine, dopo mesi di travaglio, Giovanni Melillo è il nuovo Procuratore capo della Procura di Napoli. Battuto Cafiero de Raho per 5 voti. Ma il CSM (Consiglio Superiore della Magistratura) in merito a questa decisione ha manifestato tutte le sue divisioni interne.

14 voti all’ex capo di gabinetto del Ministro Andrea Orlando e 9 all’attuale Procuratore di Reggio Calabria. Dopo 8 ore di seduta, durante le quali si era corso il rischio di avere un ulteriore e ridicolo rinvio della nomina, è arrivato il tanto atteso esito: per Melillo hanno votato i laici (ad eccezione di Alessio Zaccaria indicato dal M5S che si è astenuto), il primo presidente e il Pg della Cassazione, il togato di Magistratura Indipendente Claudio Galoppi e cinque
su sette consiglieri di Area. Invece, non ha partecipato al voto il vicepresidente del CSM Giovanni Legnini. Per Cafiero tutti i consiglieri di Unicost e quelli di MI e gli altri due di Area.

Giovanni Canzio, primo Presidente della Corte di Cassazione, ha rilasciato le seguenti dichiarazioni che hanno avuto l’obiettivo di stemperare gli animi e i malumori (soprattutto mediatici) che hanno avvolto il CSM: “Basta a fatwa interna e a tentativi di delegittimazione di magistrati che decidono di contribuire al buon funzionamento dello Stato, si parla di bagno giurisdizionale dopo le esperienze fuori ruolo, ma andassero al bagno quelli che si arruolano e si avvicinano alla politica rimanendo in magistratura”. 

Nella relazione di Valerio Fracassi e Paola Balducci a sostegno di Melillo, il nuovo Procuratore capo è così definito: “Il magistrato più idoneo per attitudini e merito, al conferimento dell’ufficio messo a concorso» per l’altissimo «grado di conoscenze e di capacità organizzative“. Ma a molti la sua nomina non è piaciuta: “Una zona d’ombra c’è su questa consiliatura del Csm se viene preferito Melillo“, ha addirittura dichiarato Luca Forteleoni evidentemente deluso dall’esito dell’elezione.

Ha invece affermato, il vicepresidente del CSM Giovanni Legnini: “Si è trattato di una discussione lunga e complessa che ha occupato l’intera giornata e che ha consentito di produrre un confronto approfondito ma corretto anche se a tratti aspro. Nell’esercizio della mia funzione avverto il dovere di sottolineare due aspetti di questo percorso decisionale così difficile e serrato. Il confronto si è svolto in assoluta libertà e senza alcun condizionamento interno ed esterno; e ugualmente avverrà per il voto che tra qualche istante sarà espresso. La Procura più difficile del Paese avrà oggi finalmente un nuovo Capo, certamente autorevole, indipendente e legittimato da un voto consapevole del Plenum del Consiglio, chiunque sarà il candidato che prevarrà. Si tratta infatti di due tra i migliori magistrati requirenti di cui l’Ordine giudiziario dispone. Proprio il confronto serrato che si è svolto consente di affermare che i cinque mesi di vacanza, certo troppo lunghi, sono stati utilizzati dagli Organi consiliari per far sì che la scelta infine compiuta con un voto pubblico e responsabile fosse la più possibile consapevole e meditata. In questi cinque mesi, peraltro, il Procuratore Aggiunto Vicario dott. Fragliasso, in condizioni molto difficili, ha ottimamente assicurato la conduzione di quell’importante e complesso Ufficio, quello più grande d’Italia per numero di magistrati e più complesso e delicato per i procedimenti che lì vengono trattati. Al dott. Fragliasso va il mio più sentito ringraziamento e quello dell’intero Plenum

Eletto il nuovo Procuratore di Napoli: è Giovanni Melillo
Da sinistra, Cafiero de Raho e Giovanni Melillo