Il Segretario della Commissione parlamentare antimafia, Marco Di Lello, è arrivato a Dimaro in occasione di un convegno che si è tenuto presso il teatro del paesino trentino. Il titolo “Dalla tessera del tifoso al rapporto tra le curve e la criminalità organizzata“, è inequivocabile. Infatti, il tema dell’evento è stato quello di raccontare, dati alla mano, come il fenomeno della criminalità anche organizzata sia molto caratteristico delle curve degli stadi italiani.
“Sono mesi che ascoltiamo i vari capo procuratori d’Italia. Arrivano report impeccabili che ci hanno illustrato una situazione allarmante“. È proprio così, ormai molte delle persone che frequentano gli stadi lo fanno per commettere violenze ed è appurato, in moltissimi casi, che abbiano rapporti con la criminalità organizzata. “Ma questo non vuol dire che i club non debbano fare attenzione quando stringono dei rapporti con determinati personaggi“, così come “È necessario che ad esempio l’attività della Digos sia più interventista e attenta nel prevenire specifiche situazioni fuori e dentro gli impianti“.
“Dalla tessera del tifoso al rapporto tra le curve e la criminalità organizzata”, un titolo scelto non a caso. Per quale motivo?
Negli ultimi anni sono state approvate molte norme che hanno avuto l’obiettivo di contrastare la violenza all’interno delle curve e le infiltrazioni della criminalità organizzate negli stadi. Alcune di esse hanno funzionato, altre no. Per questo entro l’estate, dopo aver condotto le nostre indagini, presenteremo dei nuovi provvedimenti.
La Commissione ha ascoltato i rappresentanti legali e societari della Juventus. Il Presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha avuto un’audizione presso la commissione. Da un lato la ‘ndrangheta dall’altro Genny ‘a Carogna. Due vicende simili o differenti?
Genny ‘a Carogna non ha nulla a che vedere con la Società Sportiva Calcio Napoli, è un criminale, un personaggio che rappresenta una compagine negativa della società napoletana. È giusto che De Tommaso sconti la sua pena in carcere. Ben diverso è l’intreccio che è emerso tra la ‘ndrangheta e la curva della Juventus, una vicenda che coinvolge anche la società bianconera. C’è in merito un processo e una sentenza di primo grado del Tribunale di Torino che lo dimostrano, infatti Dominello è stato condannato. Oggi, rispetto a quando abbiamo iniziato, il nostro percorso è più condiviso sia dai tifosi ma anche dai club. È nell’interesse di tutti che venga cacciato via il marciume dalle curve.
Usando una sua espressione, “cacciare via il marciume dalle curve”, come si potrebbe farlo in modo concreto?
Penso, ad esempio, al divieto delle scommesse nelle serie minori di calcio ma anche nel consentire alle forze dell’ordine di intervenire in tempo reale, un pò come accade in Inghilterra. Una proposta normativa che possa divenire legge entro l’estate e che aiuti a prevenire episodi di violenza e di infiltrazioni criminali. Per questo stiamo anche pensando ad una sorta di daspo più severo.
