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Lutto nel mondo dell’editoria napoletana, muore Guido Liguori

Mondo dell’editoria in lutto. Sabato scorso è morto Guido Liguori, esponente dell’omonima famiglia di editori e librai. Si può affermare con assoluta certezza che sono stati tra i più grandi editori campani e italiani. La notizia della sua scomparsa è rimasta ignota fino ad oggi poiché la famiglia ha preferito così, svolgendo dei funerali in forma privata nella chiesa di San Luigi Gonzaga.

Matteo Palumbo l’ha definito sul quotidiano La Repubblica: “L’anello di congiunzione tra il mondo dell’università e la vita pubblica dell’editoria“. Amico e conoscente di Liguori ha ricordato la sua attività negli anni Settanta, quando accettò di pubblicare il libro di una giovane scrittrice senza pretendere niente. Guido era amministratore e direttore editoriale della Liguori Editore di Napoli. Assieme ai fratelli formavano la seconda guardia di una casa editrice nata nel lontano 1949.

Lutto nel mondo dell'editoria napoletana, muore Guido Liguori

La Liguori Editore di Napoli negli anni ha pubblicato oltre 4000 titoli, con 160 volumi che escono ogni anno. Sono moltissimi gli autori che hanno collaborato con la casa editrice: Vittorio Lanternari, Ioan M. Lewis, Sebastiano Maffettone, Fulvio Tessitore, Alberto Vàrvaro, Giovanni Vidossich, Adriano Zamperini, Alberto Abruzzese, Arnaldo Bagnasco, Giovanni Bechelloni, Pietro Busetta, Giovanni Carbonara, Renato De Fusco, Jean-Claude Deschamps, Jean Ehrard, Roberto Esposito, Franco Ferrarotti, Elisa Frauenfelder, Jacques Heers, Stefano Manferlotti, Massimo Oldoni, Nuccio Ordine, Paolo Orefice, Vincenzo Sarracino e Vittorio Silvestrini.