E’ stato fermato grazie alla telefonata di un cittadino, che segnalava al 113 la presenza tra piazza Garibaldi e il corso Garibaldi del giovane extracomunitario, che era stato visto riporre nello zainetto una mannaia d’acciaio di 20 centimetri, che fino a quel momento aveva in mano.
E’ finito così in manette un cittadino extracomunitario di origine nigeriana, Eboigbe James, 32 anni, fermato questa mattina dagli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale diretti dal primo dirigente Michele Spina. Durante le fasi del controllo di polizia il cittadino nigeriano ha opposto una vibrata resistenza prima di essere poi arrestato per resistenza e lesioni a pubblico ufficiale e denunciato per porto abusivo di arma impropria, una mannaia di medie dimensioni, affilata. Un poliziotto è ricorso alle cure di un ospedale cittadino con una prognosi di 5 giorni.
Per l’uomo, irregolare e già arrestato in passato per il reato di lesioni personali, saranno attivate le procedure di espulsione dal territorio nazionale. Sono in corso indagini per risalire alle motivazioni del possesso di tale arma, pur se allo stato si esclude una matrice di natura terroristica, orientandosi su motivi passionali.
Nel pomeriggio il 32enne è stato denunciato in stato di libertà per il reato di lesioni personali dolose. A far partire le indagini un coetaneo e connazionale dell’uomo ferito ieri sera verso le 21.30 nella zona di Porta Capuana.
Secondo quanto riferito dalla vittima, ieri sera, mentre rincasava per tornare a casa sua in Via Scassacocchi, ha notato una lite in cui erano coinvolti alcuni connazionali. Vista la confusione e le urla ha quindi provato ad interposi tra i rissanti e a fare da paciere. All’improvviso uno dei suoi connazionali, ha tirato fuori dalla cintola una mannaia da cucina, ha iniziato a brandirla in sua direzione per poi colpirlo per ben tre volte al braccio destro. Allontanatosi dolorante, ha visto fuggire tutti i suoi connazionali. Poco dopo un ambulanza lo ha condotto al Pronto Soccorso dell’ospedale Loreto Mare dove è stato medicato per le ferite da taglio e giudicato guaribile in 10 giorni.
