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Domenico Diele dopo la tragedia: “Come ho fatto a rovinare tutto così”

La tragedia consumatasi a Salerno in cui Ilaria Dilillo ha perso la vita, continua a fare scalpore. I nuovi dettagli sullo stato dell’attore Domenico Diele rivelano un’ulteriore aggravante, non era infatti solo sotto l’effetto di droghe e senza patente, Diele mentre era alla guida della sua Audi A3 era distratto perché al cellulare. La donna, travolta in sella al suo scooter, nei pressi dell’uscita Montecorvino Pugliano stava rientrando a casa quando l’attore nella notte di venerdì ha colpito con violenza il suo mezzo, facendola volare al suolo e causandone la morte.

Domenico Diele

La polizia stradale lavora per comprendere come e cosa sia accaduto, il fascicolo è nelle mani della pm Elena Cosentino, l’attore è nel carcere di Fuorni con l’accusa di omicidio stradale e rischia fino a 12 anni di carcere. “Com’è stato possibile che sia morta? L’ho uccisa io? Come ho fatto a rovinare tutto così, che cosa ho combinato, che cazzata ho fatto”, avrebbe riferito Diele “La guida era tranquilla, all’improvviso ho sentito un botto enorme, si sono aperti gli airbag, ho visto del fumo. Anche il parabrezza si è spaccato. Allora ho cercato di non perdere il controllo del volante, è stata una frenata violenta. Appena sono sceso, ho visto questo scooter quasi agganciato a un mio parabrezza. Poi, la donna a terra. Mi sono messo a urlare aiuto, si è fermato qualcuno, ha cercato di darmi una mano e dopo è arrivata la polizia”.

La ricostruzione ufficiale non è ancora stata fornita ma i testimoni hanno parlato di un uomo in stato di choc, anche Ferdinando Giordano ex concorrente del Grande Fratello e primo ad accorrere sulla scena ha spiegato: “Solo dopo pochi minuti mi sono reso conto che sull’asfalto c’era una persona. Quel tratto di strada non è ben illuminato e la signora era tutta vestita di nero, difficile vederla. Si scorgevano solo le mani e i piedi. Ho frenato bruscamente e ho accostato l’auto. Il mio primo pensiero è stato quello di evitare che le macchine la potessero investire e così segnalavo il pericolo aiutandomi con la torcia del cellulare. A me sembrava disperato, piangeva e diceva qualcosa, pare che si fosse distratto per colpa del cellulare. Dopo pochi minuti è arrivata la polizia stradale di Eboli che si è attivata immediatamente”.