C’era un avvocato a capo dell’associazione a delinquere finalizzata alla denuncia di falsi sinistri stradali grazie a una rete compiacente di falsi testimoni e teste di legno che si attribuivano la responsabilità dell’incidente.
E’ quanto emerge dall’inchiesta della procura di Napoli che questa mattina ha portato la polizia ferroviaria a eseguire ordinanze cautelari, emesse dal gip del tribunale di Napoli, nei confronti di nove persone, indagate a vario titolo per associazione a delinquere, numerosi episodi di fraudolento danneggiamento di beni assicurati, falsa testimonianza, detenzione di marche da bollo contraffatte, corruzione. Perquisiti inoltre cinque studi professionali di avvocati, tre dei quali destinatari del provvedimento cautelare.
A capo dell’organizzazione, secondo quanto accertato della sezione criminalità economica e informatica della Procura partenopea, c’era l’avvocato napoletano Gianluca Piccirillo, 45 anni, finito agli arresti domiciliari. Per le altre otto persone coinvolte è stato invece disposto l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Le indagini sono partite in seguito a una precedente attività investigativa della procura di Roma che ha consentito di individuare l’operatività di una stabile organizzazione attiva nella provincia di Napoli e dedita alla contraffazione e commercializzazione di valori bollati falsi.
Gli approfondimenti investigativi, supportati da intercettazioni telefoniche e da acquisizioni di atti e documenti, hanno accertato l’operatività dell’organizzazione a delinquere diretta dall’avvocato Piccirillo del Foro di Napoli, particolarmente impegnato nel settore del risarcimento danni relativi a incidenti stradali mai avvenuti. Risarcimento che avveniva grazie a testimoni compiacenti nonché ad altre persone disponibili a rivestile la qualifica processuale di attore, convenuto o comunque responsabile del sinistro. In pratica vere e proprie “teste di legno” che si attribuivano la responsabilità di un falso incidente o ne erano vittima.
L’avvocato Piccirillo – secondo l’accusa – denunciava con preoccupante regolarità sinistri mai avvenuti o avvenuti con modalità diverse da quelle reali con l’unico obiettivo di ottenere risarcimento non dovuto, avvalendosi spesso di una rete di persone legate a anche da rapporti di parentela. Vittime diverse compagnie assicurative fra le quali Generali, Allianz, Unipol e Cattolica, assistite dall’avvocato Andrea Della Pietra.
Oltre cento i fascicoli analizzati per i necessari riscontri investigativi relativi a cause patrocinate dallo stesso avvocato Piccirillo o da persone a lui collegate. Sono così emersi 285 valori bollati dei quali, con perizia dell’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, è stata accertata la falsità. Il tutto grazie anche alla collaborazione di un assistente giudiziario in servizio presso la cancelleria del Tribunale civile di Napoli. Quest’ultimo – dietro compenso – avrebbe facilitato l’attività dell’organizzazione, fornendo informazioni in via confidenziale e anticipato, preoccupandosi in alcuni casi di apporre marche contraffate. Nei confronti dell’assistente giudiziario non è stata avanzata dal gip alcuna richiesta per carenza di esigenze cautelari, essendo cessato il servizio.
ELENCO DEI DESTINATARI DELLE MISURE CAUTELARI
AI DOMICILIARI
Gianluca Piccirillo, 45 anni
OBBLIGO DI PRESENTAZIONE ALLA POLIZIA GIUDIZIARIA
Roberta De Matthaeis, 35enne di Napoli
Federica Martinelli, 42enne di Napoli
Massimo Mirabella, 73enne di Roccapiemonte (Salerno)
Davide Mottola, 44enne di Napoli
Tullio Piccirillo, 72enne di Napoli
Umberto Piccirillo, 75enne di Napoli
Vincenzo Zenga, 50enne di Napoli
Luigi Cautiero, 49enne di Napoli
