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Omicidio dei fratelli Manzo, la Corte d’Appello conferma gli ergastoli per i killer e i mandanti

I killer sono entrati nel al bar Maemi di Terzigno verso le 17.30 del 10 febbraio, in pieno giorno quando le strade erano affollate di gente e senza pietà hanno crivellato con decine di colpi Marco Maurizio Manzo. Il commando è partito da Torre Annunziata con le indicazioni ben precise degli alleati Birra – Iacomino (di Ercolano) e Gionta, famiglie egemone del paese torrese. I due fratelli sono stati colpevoli di essere legati al clan rivale, gli Ascione – Papale mandanti ed esecutori dell’omicidio di Giuseppe Infante, genero del boss Giovanni Birra, ucciso il 28 giugno del 2001 a Ercolano. Un agguato che aveva bisogno di essere vendicato con altro sangue.

Omicidio dei fratelli Manzo, la Corte d'Appello conferma gli ergastoli per i killer e i mandanti
Da sinistra, Pasquale Gionta, Alfonso Agnello, Giovanni Iapicca

La Corte di Appello di Napoli ha confermato per questo duplice omicidio le condanne già emesse alla fine del processo di primo grado terminato nel 2015. Dunque 5 ergastoli, rispettivamente per il boss Pasquale Gionta detto ‘o chiatto, secondogenito del capostipite Don Valentino e fratello del capo clan, il poeta Aldo. Stessa condanna anche per Giovanni Iapicca ‘o rangetiello e Alfonso Agnello chiochiò. Questi ultimi sono i due killer prestati dai Gionta agli ercolanesi Birra – Iacomino. Stesso verdetto e fine pena mai anche per il boss Giovanni Birra e la sua spalla Stefano Zeno, mandanti dell’agguato di camorra.

Omicidio dei fratelli Manzo, la Corte d'Appello conferma gli ergastoli per i killer e i mandanti
Il boss Michele Chierchia ‘Fransuà

Le indagini sono state portate avanti dall’Antimafia e condotte dalla compagnia di Torre del Greco, con la coordinazione dell’attuale Procuratore aggiunto alla Procura di Torre AnnunziataPierpaolo Filippelli. Ad attirare in trappola ai due fratelli Manzo, portandoli nel bar Maemi, sono stati il boss Michele Chierchia Fransuà (storico alleato dei Gionta), e il potente narcotrafficante del Piano Napoli di Boscoreale, Franco Casillo, alias, vurzella. Entrambi sono stati già condannati in primo grado all’ergastolo per lo stesso omicidio.