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Piazza del Plebiscito: cittadella sotterranea per una valorizzazione completa

Prosegue l’ambizioso progetto di riqualificazione di Piazza Plebiscito, luogo simbolo della città che viene quotidianamente attraversata dai tanti turisti sbarcati nel capoluogo campano. L’obiettivo è quello di avere la piazza attiva tutto l’anno con bar e botteghe all’interno del colonnato di San Francesco. Piazza Plebiscito cambia volto, sono stati infatti assegnati i primi locali posti nel colonnato ormai chiusi da tempo. Tra le prossime aperture Pastamore e Chiatamone con le sue specialità culinarie, un bar con tavolini all’esterno, l’associazione di artigiani della ceramica ‘Terramiart’, l’artista presepiale Maurizio Riccio e ancora il Gran Caffè Marika che si concentrerà sulla vendita di prodotti locali senza escludere l’artigianato, il Pastificio Altamura che offre la pasticceria classica napoletana e infine in piazza Carolina uno dei locali sarà affidato ad un attività di ristorazione ‘povera’ con vini del territorio. Il progetto di riqualificazione prevede una migliore illuminazione del colonnato e una vivacizzazione della zona antistante, così da creare finalmente un reale recupero di quel perimetro che versava da anni nel degrado.

Ma il terzo perno del progetto, uno dei più importanti, riguarda la valorizzazione dell’ipogeo del Plebiscito (la parte sotterranea) che ospiterà momenti culturali, mostre e viaggi nella Napoli nascosta. Il progetto di riqualificazione del Comune di Napoli, è stato curato dall’assessorato all’Urbanistica, presieduto da Carmine Piscopo, in stretta collaborazione con Prefettura, Soprintendenza, Demanio, Provveditorato alle opere pubbliche, Fondo edifici di culto (Fec) e Curia.

Proprio l’assessore all’urbanistica del comune, Carmine Piscopo, a Il Mattino ha dichiarato: “E’ stato un lungo lavoro quello che abbiamo portato avanti in questi anni. Il primo momento ha riguardato l’attivazione del tavolo con la Prefettura per coordinare gli interventi per l’avvio dei lavori della parte ipogea della piazza: il restauro dell’intero colonnato, della Basilica di San Francesco di Paola e l’intervento del Mibact per Palazzo Reale. Dopo il primo grande step abbiamo collaborato per coordinare le attività del tavolo interistituzionale, con il Comune che ha redatto l’intero programma di riqualificazione. La Prefettura ha poi pubblicato il bando che ha portato all’assegnazione delle botteghe del colonnato“.
I due locali esclusi dal bando di gara, saranno il punto di accesso alla parte sotterranea della piazza. I lavori di completamento riguarderanno l’istallazione di alcuni point turistici informativi, di un ascensore e la creazione di una scala.

La Napoli sotterranea attira da sempre molti turisti, per questo motivo si sta pensando di allargare il progetto, in modo da collegare piazza Plebiscito a Via Chiaia, attraverso una connessione con i tunnel della Galleria Borbonica, il cui accesso è in via Gennaro Serra. Lavori più ambiziosi, che attendono l’ok della Sovrintendenza e di cui, come spiegano dal comune, se ne sta già parlando:
La parte ipogea del Plebiscito si presta molto ad accogliere mostre, eventi culturali, ma soprattutto visite turistiche. I tempi per questo ulteriore progetto saranno più lunghi ma ne stiamo già discutendo“. Piazza del Plebiscito, dunque, si prepara a diventare il punto cardine del turismo napoletano.