Rapporti con la stampa nonostante il silenzio imposto dall’ordinamento giudiziario. Un’azione disciplinare è stata avviata dal procuratore generale della Cassazione, Pasquale Ciccolo, nei confronti del magistrato della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli Henry John Woodcock.
I fatti risalgono a un articolo pubblicato il 13 aprile scorso dal quotidiano La Repubblica, a firma della giornalista Liana Milella, nel quale si riportavano frasi virgolettate del pm riferite all’inchiesta Consip, la centrale degli appalti italiana, passata per competenza territoriale alla procura di Roma dopo essere stata avviata a Napoli proprio da Woodcock e dalla collega Celeste Carrano.
Quest’ultima, guidata dal procuratore Giuseppe Pignatone, ha revocato le indagini, affidate dai magistrati napoletani, ai carabinieri del Noe guidati dal capitano Gianpaolo Scafarto.
Lo stesso Scafarto viene così iscritto nel registro degli indagati dalla procura capitolina per falso: l’ufficiale avrebbe manipolato un’informativa attribuendo alcune intercettazioni ad Alfredo Romeo: “…Renzi l’ultima volta che l’ho incontrato“. In realtà queste parole sarebbero state pronunciate da Italo Bocchino. Nonostante la fiducia ribadita nelle indagini della procura di Napoli, il capitano Scafarto si è auto-sospeso nelle scorse settimane.