“Vi state auto-criticando da soli. Perché ci mettete 5-6 nella griglia alla vigilia del campionato e poi vi incazzate se si arriva secondi?”. Non le manda a dire Maurizio Sarri dopo aver espugnato per la seconda volta in questa stagione San Siro.
Il tecnico toscano del Napoli si toglie più di qualche sassolino dalla scarpa contro alcuni giornaliste e alcune testate nazionali che continuano a sottovalutare quanto di buono fatto sino a questo momento dalla squadra partenopea. Il Napoli domenica ha vinto “solo” 1-0 in casa dell’Inter strappando anche gli applausi dei tifosi nerazzurri per quanto fatto vedere in campo.
Tuttavia, nonostante il record delle 11 vittorie conquistate in trasferta dal Napoli, nonostante i 74 punti in classifica a quatto giornate dal termine (uno in più rispetto allo scorso anno), nonostante l’addio di Higuain e l’innesto in rosa di giocatori giovani (da far maturare col tempo) e dello stesso Milik (infortunatosi a ottobre e tornato a metà febbraio), c’è chi ha ritenuto la stagione non soddisfacente. Dal salottino di Caressa su Sky Sport, che definir triste per l’ennesima figuraccia dell’Inter è decisamente poco, alla Gazzetta dello Sport che non perde occasione per offuscare il buon lavoro del tecnico toscano, che nelle scorse settimane ha ritirato due premi individuali ed è stato collocato al 23esimo posto nella classifica dei 50 migliori allenatori al mondo in attività.
La stessa Gazzetta prima di Inter-Napoli ha così battezzato la sfida di San Siro: “Le grandi incompiute alla resa dei conti”
“Inter-Napoli ha contorni e sembianze da partitissima delle deluse. Forse qualcuno vincerà e si scoprirà meno deluso, forse la gara finirà in pareggio e il tasso di delusione resterà tale per tutti. I bilanci di Inter e Napoli fanno oggi registrare il segno meno e non c’è dubbio che il rosso peggiore vada messo in conto ai nerazzurri”.
Addirittura anche il terzo posto era in discussione:
“Il Napoli è terzo. Un anno fa, dopo 33 giornate, era secondo. Sì, i punti oggi sono 71, mentre un anno fa erano 70, e per giunta quota 71 rappresenta un record, mai il Napoli in 33 turni si era spinto tanto in alto. La Roma, però, ha fatto meglio (75 punti) e il secondo posto, che vale l’accesso diretto alla Champions, al momento è suo. Non conta quanti punti fai, ma come ti piazzi. Il terzo posto, sommato alle eliminazioni da Champions e Coppa Italia, equivarrebbe a un brutale passo indietro. Il quarto posto — eventualità da non escludere a priori, aspettando che oggi giochi la Lazio — darebbe fiato e argomenti a chi sente odore di semi-fallimento”
Critiche che non sono piaciute a Maurizio Sarri che in conferenza stampa ha così messo a tacere chi, forse, sminuisce a prescindere quanto di buono sta facendo la sua squadra.