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Scandalo a Napoli: 500 mila esami ‘fantasma’ all’Ospedale Cardarelli

Una truffa in piena regola, strutturata ad arte da un infermiere ex dipendente del noto ospedale napoletano Cardarelli e la complicità di alcuni medici interni al laboratorio di analisi. Un giro del malaffare che viene fuori da una lunga inchiesta nata nel 2016 quando furono fatte due distinte segnalazioni anonime per far presente che nella struttura, in due aree differenti ovvero ortopedia e laboratorio di analisi, vigeva un giro d’affari tutt’altro che lecito.

Cardarelli

Il direttore generale dell’azienda ospedaliera, Ciro Verdoliva, non ha esitato e si è detto pronto a combattere qualsiasi ‘macchia nera’ intacchi il lavoro di quanti si adoperano ogni giorno per garantire la salute dei pazienti. Il manager ha dunque avviato due separati procedimenti di indagine per accertare quanto denunciato ed effettivamente è stato scoperto che il giro d’affari c’era eccome. Verifiche interne minuziose hanno portato alla luce che molte richieste di indagini mediche provenienti dal pronto soccorso e richieste di accertamenti specifici, in realtà erano ‘fantasmi’. Si parla di oltre 500 esami prodotti al Cardarelli e poi smerciati al di fuori. Nel 2017 arriva un’altra denuncia da parte di alcuni dipendenti anonimi dell’ospedale, come riporta il Mattino: “Un pensionato frequenta il laboratorio con i suoi compari lavorano per se stessi riempendosi le tasche di soldoni. Questi la mattina vengono con la borsa piena di sangue di povera gente oppure effettuano i prelievi nella stanzetta relax e poi si vendono i risultati”. Gli esami fantasma effettivamente ci sono, non hanno ‘paternità’ come rivela l’indagine incrociata tra la direzione informatica, le anagrafiche dei ricoveri e le prenotazioni presso il Cup.

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Verdoliva però è pronto a combattere per mantenere alto il nome di una delle strutture più importanti del Sud Italia: “Ove a conclusione dei necessari approfondimenti già attivati dovessero emergere anche solo elementi di dubbio rispetto al normale dovere non faremo sconti a nessuno. Interesseremo gli organi di polizia giudiziaria e concluderemo i procedimenti disciplinari con le sanzioni previste dal regolamento. E’ il minimo che si possa fare, nel rispetto dei pazienti e dei tanti lavoratori onesti. Sposiamo in pieno l’indirizzo chiaro e preciso del Presidente De Luca: pulire dal marciume il sistema per rendere ai cittadini un miglior servizio in termini di qualità e di eccellenza. Indirizzo che peraltro è coerente con i nostri principi morali che sono alla base del lavoro della squadra che ho l’onore di dirigere”.