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Sagra del maiale di Senerchia 2017, il ritorno della famosa festa popolare

L’attesa sta per giungere a termine. A breve tornerà ad allietare i buongustai di tutta la Campania, e non solo, una delle kermesse più apprezzate di sempre: la Sagra del Maiale di Senerchia, in provincia di Avellino. Al solo sentire citare questo evento, l’aumento della salivazione provocato dal desiderio di affondare i denti in questa succulenta delizia rischia di non darmi tregua. Bisognerà attendere ancora una quindicina di giorni prima di potermi definire soddisfatta da quello che la vita è in grado di offrirmi. Non ho alcuna fretta. In fondo l’importante è partecipare, sempre e comunque.

 

D’altronde a partire da sabato 29 Aprile fino a lunedì 01 Maggio 2017 sarà, infatti, possibile dedicarsi per quasi 5 ore no stop all’assaggio del maiale di Senerchia. Dalle ore 19:00 alle ore 23:55, presso il Campo Sportivo dell’omonimo Comune, situato in provincia di Avellino, il divertimento è assicurato così come l’esplosione di sapore in prossimità delle nostre papille gustative. Siete pronti? Non prendete impegni e cercate di fare quanto in vostro potere per aderire a questa meravigliosa festa gastronomica all’aperto.

La Sagra del maiale di Senerchia è nata quasi per caso nel lontano 1989. Molte famiglie del paese si ritrovarono in piazza per festeggiare l’uccisione del maiale, la sua macellazione e la preparazione del lardo, della cotenna, e delle sue carni. Nonostante questa kermesse abbia all’attivo quasi trent’anni, ancora continua a destare l’interesse di quanti non riescono proprio a rinunciare ai sapori della buona tavola tanto che, nel tempo, questa usanza di Senerchia si è trasformata in una tradizione consolidata in grado di coinvolgere tutto il Comprensorio dell’Alta Valle del Sele.

Il menù 2017 prevede pasta e fagioli con cotechino, minestra e pizza di mais con cotechino, fusilli al sugo di maiale, tagliatelle e ceci, fagioli e peperoni, salsicce e costine alla brace, patate e peperoni, soffritto con peperoni. Io non ci vedo già più dalla fame…