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Fa pipì sul murales dedicato al santo, giovane calciatore aggredito finisce in ospedale

Siamo nell’intervallo della sfida tra Angri e Sanseverinese, valevole per il campionato di Promozione, girone D. Gerardo Di Benedetto, centrocampista 17enne della squadra ospite, sta effettuando il riscaldando a bordo campo quando, anziché andare in bagno, decide di fare pipì vicino al muro che si trova di fianco alla gradinata dello stadio “Pasquale Novi“.

Fa pipì sul murales dedicato al santo, giovane calciatore aggredito finisce in ospedale

Un gesto che non piace alla tifoseria locale, numerosissima sugli spalti (erano almeno in 500), che – secondo quanto riferito dal giocatore e riportato nel referto medico dell’ospedale – colpisce il 17enne al polpaccio con una bottiglia di vetro “per aver urinato sul muro dove ci sarebbe raffigurato San Giovanni”. La gara, per la cronaca, termina con il punteggio di 3-2 per l’Angri (il primo tempo si era concluso 0-1 per gli ospiti) ma le polemiche non si sono ancora placate.

A fine gara è la Sanseverinese a lanciare l’offensiva: “Sul muro non c’era alcuna figura del santo. E’ inaccettabile assistere per una semplice partita di calcio a comportamenti ben lontani da quello che questo sport raccomanderebbe. E’ accettabile perdere un campionato per propri demeriti ed assumendosi le proprie responsabilità. E’ inaccettabile deviare l’andamento di una partita con minacce, invasioni e intimorimenti vari nell’indifferenza di chi dovrebbe tutelarci o di chi come il direttore di gara inevitabilmente finisce nella morsa della paura. Non è questo il calcio che sognavamo, siamo stufi di queste angherie”.

 Non si è lasciata attendere la replica dell’Angri, che, ovviamente, fornisce tutt’altra versione:  “L’Us Angri 1927 non intende risponde alle accuse lanciate dai dirigenti sportivi della Sanseverinese. Si ricorda ai dirigenti e ai calciatori, o meglio al “Calciatore” che se ieri è venuto a giocare allo stadio Novi di Angri è perchè un organismo di controllo ha stabilito che lo stadio era agibile, compresi i servizi sanitari che seppur fatiscenti, erano perfettamente agibili. L’Us Angri non ammette che un calciatore vada a fare i propri bisogni in un angolo dello stadio soprattutto alla luce della splendida cornice di pubblico presente ieri. E tutto questo a prescindere dalla tipologia di murales presente sul posto incriminato.

Si parla tanto male degli ultras e delle forze dell’ordine – continua l’Us Angri – ieri gli unici che si sono comportati egregiamente sono proprio loro. Primi fra tutti, i tifosi della Sanseverinese. Anche loro durante l’incontro di ieri hanno avuto necessità fisiologiche. Ebbene i tifosi, quei tifosi tanto condannati perchè ultras violenti si rivolgevano al sottoscritto e con toni da veri gentleman chiedevano dove potevano svolgere i loro bisogni fisiologici. E vi assicuro che il tragitto per raggiungere i bagni era lungo. Nessun tifoso della Sanseverinese ha fatto storie. A volte i tifosi hanno tanto da insegnare a tanti altri personaggi che gravitano intorno al mondo del Calcio (“vedi il calciatore incontinente”). In conclusione, amici della Sanseverinese, facevate più bella figura se invece di accusare l’assurdo, scrivevate una bella lettera di scuse per il comportamento poco consono del vostro calciatore incontinente”.