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La Terra dei Fuochi continua ad uccidere: otto bambini in soli venti giorni

Il grido di dolore delle mamme delle giovanissime vittime della Terra dei Fuochi è un coro: “Negli ultimi venti giorni sono otto i bambini morti di tumore”.

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Cifre che lasciano senza parole, a riferirlo sono state le madri del comitato ‘Vittime della Terra dei Fuochi’ davanti la Prefettura di Napoli durante la riunione su Bagnoli con il ministro per il Mezzogiorno de Vincenti. Nell’ultimo mese si sono registrate molte morti di bambini dai 7 mesi agli 11 anni: un bilancio tragico. “Questi bambini non riposeranno mai in pace. Per loro non c’è giustizia”. I dati resi noti dall’ISS (Istituto Superiore Sanità) nel 2016 confermano una crescita di tumori tra i bambini già all’età di un anno. Il rapporto del progetto Sentieri (Studia l’evidenza epidemiologica esistente tra le fonti ambientali per determinate patologie), che studia il territorio, analizzando in particolare 32 comuni della Provincia di Napoli, conferma come in queste zone oggetto dello smaltimento illegale di rifiuti, si muore di più. Lo dimostrano le diagnosi e i ricoveri, soprattutto a carico di bambini che sono i più colpiti.

L’Iss rivela: “un’elevata prevalenza alla nascita di malformazioni congenite in aree caratterizzate anche dalla presenza di siti di smaltimento illegale di rifiuti pericolosi”. Una situazione estremamente critica: “carico di patologie, nell’area in esame, per il quale le esposizioni a emissioni e rilasci dei siti di smaltimento e combustione illegale dei rifiuti possono avere svolto un ruolo causale o concausale”. È allarme: “Eccesso di bambini ricoverati nel primo anno di vita per tutti i tumori ed eccessi di tumori del Sistema nervoso centrale nel primo anno di vita e nella fascia di età 0-14 anni sono stati osservati in entrambe le province (Napoli e Caserta)”.