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L’ex villa Scarface del boss Schiavone diventa un centro di riabilitazione

Di tanto in tanto, quando meno te lo aspetti, i sogni diventano realtà. I cattivi vengono assicurati alla giustizia e i buoni possono tornare a sorridere. No, non è un film. E’ proprio quello che è successo a Caserta. Questa, infatti, è in sintesi la storia che aleggia intorno alla villa confiscata al boss dei casalesi Walterino Schiavone, fratello del capoclan Francesco detto “Sandokan”. La storia dell’edificio salito agli onori della cronaca come “la villa di Scarface” è una storia di vittoria, di rivalsa dello Stato contro la Camorra.

La struttura è stata completamente rinnovata e l’Asl di Caserta a cui è stata affidata l’ha destinata ad un Centro riabilitativo per la salute mentale. Un vero e proprio scherzo del destino se si pensa a quella che è stata la vita da ipocondriaco di Walter Schiavone. Il boss, infatti, era il classico malato immaginario tanto da trascorrere la sua intera esistenza dividendosi tra pistole e macchinette sanitarie. Per non parlare poi del periodo in cui soffrì di anoressia scendendo di peso fino a 40 chili.

A 23 anni di distanza dal primo sequestro ( era il 1999 quando il boss dei casalesi venne coinvolto per la prima volta nell’inchiesta “Spartacus” ) la villa ispirata alla casa del gangster Tony Montana torna finalmente nelle mani giuste. E dire che Walter Schiavone si era opposto con tutte le sue forze affinché la sua dimora non diventasse la struttura di tutti tanto da arrivare a ordinare ai suoi di bruciare tutto. Fu così che la villa venne data alle fiamme prima di finire nelle mani del Comune di Casal di Principe. Siamo nel lontano 2001.

Finalmente oggi possiamo raccontarvi un’altra storia. L’edificio che sorge in via Tasso, fu costruito su tre livelli per un totale di 850 metri quadri su un’area complessiva di 3.400 metri quadri. Quella che è cambiato non è solo l’aspetto esteriore della struttura, perchè, come ha detto lo stesso sindaco, Renato Natale, non si tratta più dell’ex villa Scarface, il riscatto le ha regalato un’altra identità “La Casa della Liberazione”. C’era una volta Hollywood? Sembrerebbe proprio di sì!