La Corte di Appello di Napoli le chiede il resoconto delle spese elettorali e la giovane 23enne, affetta da una sindrome di down, scopre di essere stata inserita nella lista civica “Napoli Vale“. Quest’ultima ha sostenuto la candidata del Partito Democratico Valeria Valente durante le ultime elezioni comunali.
La cosa incredibile e che quando la famiglia si è recata a Palazzo San Giacomo per avere i dovuti chiarimenti, è emerso che sarebbero diversi i disabili inseriti in più liste (sempre a loro insaputa) che hanno partecipato alla competizione elettorale.
I genitori della ragazza, come riportato da Il Mattino e La Repubblica, presenteranno una denuncia in procura, così come ha fatto la Valente che si costituirà come parte lesa: “Tramite i miei legali, presenterò un esposto in Procura per chiedere che venga fatta piena luce sull’intera vicenda. Com’è evidente, sono totalmente estranea ai fatti. Se qualcuno ha sbagliato ne dovrà rispondere e anche se semplicemente si trattasse di un malinteso, io sono, comunque, parte lesa in questa vicenda. A uscirne danneggiata è la mia immagine pubblica. E io non ci sto a finire in questo tritacarne“.
Chiedono chiarimenti anche i deputati del M5S della Commissione Affari Sociali: “Se fosse tutto confermato sarebbe scandaloso“. Ha dichiarato, invece, il consigliere regionale dei Verdi, Francesco Emilio Borrelli: “Bisogna verificare in modo chiaro e inequivocabile come siano andate le cose. Se qualcuno ha inserito a loro insaputa dei disabili alle elezioni sarebbe di una gravità inaccettabile e dovrà risponderne in tutte le sedi e anche davanti alla propria coscienza“.
CONTINUA L’INDAGINE DELLA PROCURA, AUMENTANO I CASI – Considerato che chi non rispetta il pagamento dei resoconti delle spese elettorali deve pagare circa 100mila euro di multa, sono una decina di cittadini che hanno denunciato anomalie alla procura. I casi ufficialmente riscontrati sono 9: 7 inerenti alla lista di Valeria Valente “Napoli Vale“, 1 facente parte la lista “Terra Nostra” che ha appoggiato il candidato Marcello Taglialatela e 1 che risultava presente nella lista “Pensionati d’Europa” associata a Gianni Lettieri. I casi più clamorosi riguardano Claudia Marino che avrebbe addirittura preso 35 voti nella lista “Napoli Vale” e Pasquale Bellocchio, studente di 24 anni anche lui candidato nella lista di Valeria Valente senza neanche saperlo “Non ero a conoscenza di questa candidatura. Non ho mai firmato niente. Non so come hanno avuto i miei dati. Mio padre ha contattato un avvocato che ha provveduto a fare la denuncia. Non so che dire. Non seguo molto la politica, non ne capisco granché. Di sicuro nessuno mi ha chiesto o fatto firmare niente“.
SONO 350 I FALSI CANDIDATI A RISCHIO – Il numero degli sfortunati ad essere incappati in questa vicenda è destinato a salire. Infatti le verifiche della procura continuano a partire da una lista di 350 candidati e molti di questi potrebbero essere stati candidati a loro insaputa. Come riportato da La Repubblica, tra le vittime c’è anche una donna di 85 anni, per lo più affetta da demenza senile. La denuncia è pervenuta dalla nipote dell’anziana: “Mia zia si è spaventata quando ho vista quella cartella con la cifra di 100 mila euro. Alterna momenti di lucidità ad altri in cui soffre di demenza senile dovuta all’età avanzata. Ci siamo sempre io e mia figlia ad accudirla. È una persona che può cadere, esce di casa solo per accompagnare fuori il cane“. La signora rincara la dose: “Ma questi sono scemi: mi potevo mai candidare a 85 anni? E poi non avrei firmato neanche se fosse venuto Gesù. Io non voto neanche. Mia nipote ha denunciato peggio per loro. Ora per favore se ne vada. Sono morta, lasciatemi stare“.