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Piano Evacuazione Vesuvio, tutto pronto: per la Regione è sostenibile

Il piano di evacuazione in caso di eruzione del Vesuvio è stato presentato tempo fa dal Governatore Vincenzo De Luca con il capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio, presso la sede della Regione a Palazzo Santa Lucia. 700mila persone evacueranno in 72 ore, un’impresa che è motivo di gran vanto per il presidente De Luca.

Piano Evacuazione Vesuvio, tutto pronto per la Regione è sostenibile

L’evacuazione prevede diversi step, la prima è raggruppare le persone evacuate nei centri di raccolta, gestiti dai diversi comuni, da lì ci si sposterà nei punti di convergenza, che gestirà la Regione assieme ai mezzi di trasporto, con cui si potranno raggiungere le zone gemellate. Il piano di evacuazione è stato disposto anche per le zone interessate dall’eruzione dei Campi Flegrei.

L’elenco delle zone e le rispettive regioni gemellate.

Portici(Piemonte), Cercola (Liguria), Nola (Valle d’Aosta), Torre del Greco- Somma Vesuviana (Lombardia), Pollena Trocchia (Trentino Alto Adige), San Giuseppe Vesuviano- Sant’Anastasia- Pomigliano D’Arco (Veneto), Palma Campania (Friuli Venezia Giulia), Ercolano (Emilia Romagna), San Giorgio a Cremano (Toscana), San Gennaro Vesuviano (Umbria), Poggiomarino (Marche), Napoli e Ottaviano (Lazio), Terzigno (Abruzzo), Massa di Somma (Molise), Torre Annunziata- San Sebastiano al Vesuvio (Puglia), Boscotrecase (Basilicata), Boscoreale (Calabria), Scafati- Trecase (Sicilia), Pompei (Sardegna).

Per la zone dei Campi Flegrei

Pozzuoli (Lombardia), Bacoli (Marche), Monte di Procida (Abruzzo-Molise), Quarto (Toscana), Napoli I Municipalità San Ferdinando- Chiaia (Sicilia), Napoli I Municipalità Posillipo (Sardegna), Napoli V Municipalità Arenella (Veneto), Napoli V Municipalità Vomero (Piemonte-Valle d’Aosta), VIII Municipalità Chiaiano (Friuli Venezia Giulia), XI Municipalità Soccavo (Emilia Romagna), Napoli IX Municipalità Pianura (Puglia), Napoli X Municipalità Bagnoli (Basilicata- Calabria), Napoli X Municipalità (Fuorigrotta), Marano di Napoli (Liguria), Giugliano in Campania (Trento- Bolzano).

E’ un piano che in molti hanno definito utopico. Il dubbio è che la Campania non abbia tutte le infrastrutture necessarie a rendere possibile l’evacuazione di tante persone. Il provvedimento, tanto osannato dal presidente De Luca, infatti, è stato oggetto delle divertenti parodie di Crozza, che alludono ad un’impresa possibile. Ma il capo della Protezione Civile ha assicurato che è stato organizzato tutto in base ai mezzi a disposizione della Regione, dunque, è completamente sostenibile.