Mondo della musica a Napoli in lutto, è morto Enzo Esposito, fondatore assieme ai fratelli della Phonotype Records, prima casa discografica in Italia, interamente made in Naples. Una storia che conoscono in pochi, fatta di una lunga tradizione famigliare, cominciata nel 1901.
Più di due generazioni impegnate nella produzione musicale. Questo rappresentava la famiglia Esposito. Cominciò tutto con la Società Fonografica Napoletana nata nel 1901 per volontà di Raffaele Esposito, che si occupava di cavalli, ma amava far ascoltare nei ricevimenti che teneva nella sua villa di Capodimonte, con un grammofono a cilindro, uno dei primi in città, le canzoni liriche cantate al Teatro San Carlo. Da lì nacque l’idea di cominciare a produrre dei dischi. Don Raffaele riunì dei materiali avanzati e creò all’interno di una stalla, una sala d’incisione musicale. Una storia imprenditoriale nata a Napoli, esempio che nel capoluogo partenopeo possono sorgere realtà imprenditoriali solide e forti.
Con il tempo l’azienda cominciò a produrre i primi importanti dischi come le macchiette di Maldacea nel 1909. Un’impresa a servizio della musica secolare, che con il tempo è divenuta la Phonotype Records, di cui Vincenzo Esposito nel 1986 divenne amministratore unico. E a Enzo, come lo chiamavano tutti, piaceva tanto intrattenere i clienti con la storia di un’azienda secolare.
Nella giornata di giovedì si è spento, dunque, uno dei simboli della musica napoletana. Enzo Esposito ci ha lasciati all’età di 76 anni, l’ultimo saluto a quella che è stata una persona straordinaria, si è tenuto questo venerdì mattina in una chiesa di Santa Lucia a Napoli, tante le persone accorse per rendere omaggio alla sua memoria.