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Il bacio scolpito nella neve dei boschi di Montemarano, ad Avellino

L’inverno è una stagione particolare, in grado di cancellare, in un colpo, solo i rimpianti e le delusioni estive. E’ una stagione che non lascia scampo ai ricordi e che ti impone di vivere il presente e di seguire il suo incessante ritmo fatto di impegni e di doveri ineluttabili. Eppure, di tanto in tanto, quando meno te l’aspetti, ecco che un briciolo di magia riesce in qualche modo a filtrare facendosi largo fino a raggiungere il gelido cuore di questo periodo dell’anno. Semplicemente un incanto!

La splendida cornice di Montemarano si è resa protagonista di un evento fatato, di quelli che, purtroppo, capitano una sola volta nella vita. Il piccolo comune in provincia di Avellino, uno dei centri irpini maggiormente colpiti dalle condizioni meteorologiche avverse, ha potuto, anche se per un solo momento, dimenticare l’emergenza neve ed acqua che da ben 12 giorni lo attanaglia e immergersi in un’atmosfera completamente differente nella speranza che presto torni a splendere il Sole.

Quello è stato ritrovato nei boschi innevati di Montemarano, in Irpinia, è più di un semplice pupazzo di neve con tanto di carota e di un paio di bottoni a simulare un’espressione ed un viso che non gli sono mai appartenuti e che, molto probabilmente, non gli apparteranno mai. Si tratta, invece, di una vera e propria opera d’arte, di un messaggio d’amore lasciato lì a testimonianza di quanto questo sentimento sia in grado di superare anche le condizioni  più avverse.

Lo scultore, forse, per dare vita a questa opera d’arte e del cuore si è ispirato ad una tarantella montemarese così in voga durante il periodo carnevalesco. Nascosti tra gli alberi, quasi a voler proteggere un’intimità un po’ troppo spesso violata, due amanti scolpiti in un candido abbraccio si sfiorano le labbra suggellandole in un bacio in grado di l’anima fiabesca di un luogo e dei suoi abitanti che si augurano, quanto prima, di poter tornare a guardare il cielo nella speranza di scorgervi ancora il Sole.