Duro colpo per i pendolari di tutto il paese che utilizzano l’Alta velocità, Italo ha cancellato gli abbonamenti nei capoluoghi di regione e Trenitalia li ha mantenuti con un forte rincaro dei prezzi.
L’abbonamento Trenitalia Alta velocità prevede un ticket che ha validità mensile, con prenotazione del posto a sedere, e consente la scelta tra varie fasce con opzioni differenti: abbonamento valido tutti i giorni e in tutte le fasce orarie, valido tutti i giorni dalle 9 alle 17, valido solo dal lunedì al venerdì, valido per viaggi dal lunedì al venerdì nella fascia 9/17.
Il problema riguarda la maggiorazione dei prezzi a partire da febbraio, infatti gli abbonamenti saranno disponibili ad un costo superiore a quello attuale, pur mantenendo lo stesso livello di servizio. Si parla di una media del 35% in più. Una maggiorazione sicuramente incidente per i pendolari che effettuano spostamenti continui e quindi sono obbligati a scegliere questa opzione. La maggiorazione è prevista su tutte le tratte ma c’è da considerare che la Napoli-Roma prevede un numero di viaggiatori incredibilmente alto. Gli abbonamenti “morbidi” introdotti, pur consentendo di pagare cifre meno esose, hanno comunque dei vincoli molto rigidi e portano un risparmio medio del 5%, inoltre è apparsa una concessione “bufala”, infatti è raro che un lavoratore comune quindi il pendolare medio possa andare a lavoro dopo le 10 ed uscire prima delle 16. Sin da giugno dello scorso anno è in atto una protesta per l’aumento dei biglietti e della prenotazione obbligatoria. Ntv si è praticamente chiamata fuori, Trenitalia invece ha deciso di “risolvere” con una serie di abbonamenti differenti. Stefano Esposito vicepresidente della commissione Trasporti del Senato ha chiesto l’intervento del ministro Graziano Delrio per trovare un’adeguata soluzione a questa situazione.
