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Tragedia al Centro Direzionale, spara all’ex moglie e al compagno: non sono in pericolo di vita. Nel ’91 aveva ucciso la prima consorte

Tragedia della gelosia all’esterno del Tribunale nella zona del Centro Direzionale di Napoli non molto distante dalla fermata della Circumvesuviana.

Tra le 13.30 e le 14 un uomo, Giuseppe Antonucci, 54enne di Casalnuovo (Napoli), ha esploso diversi colpi d’arma da fuoco contro l’ex moglie, Rosaria Montaniello, 40 anni, dalla quale si sta separando, e l’attuale compagno, Antonio Fevola, 40 anni. Sul posto è intervenuta la polizia e i sanitari del 118 che hanno prontamente trasportato in ospedale i due feriti. Non si conoscono al momento le condizioni della donna e dell’uomo feriti. L’autore degli spari è scappato ma è stato bloccato poco dopo da una pattuglia degli agenti del commissariato di Ponticelli. Antonucci è stato convinto telefonicamente da un agente ad arrendersi.

LE CONDIZIONI – La prima ambulanza del 118 ha prelevato la donna, raggiunta di striscio da un proiettile alla testa, trasportandola Loreto Mare. Le sue condizioni non sono gravi: la donna infatti era cosciente prima dell’arrivo dei sanitari. La seconda ambulanza ha prelevato l’uomo, ferito da un colpo d’arma da fuoco al costato.  Trasportato al San Giovanni Bosco, le sue condizioni sarebbero gravi ma non in pericolo di vita.

Spari al Centro Direzionale, il racconto choc: “Le urla, poi il sangue”

Gli spari si sono verificati nella zona dell’isola E del Centro Direzionale, all’esterno di alcuni negozi di abbigliamento e davanti a tantissime persone in quel momento dedite alla pausa pranzo. Secondo le testimonianze delle persone presenti sul posto, l’uomo autore del folle gesto “ha raggiunto la coppia, ha urlato e ha sparato. Poi per la paura ci siamo rifugiati nei negozi prima di chiamare polizia e ambulanza”. Sul posto sono intervenuti gli agenti dell’Upg diretti dal vicequestore Michele Spina oltre agli agenti del Commissariato di Monticelli e del Vasto.

NEL 1991 UCCISE LA SUA PRIMA MOGLIE: LIBERO DOPO 10 ANNI PER SEMINFERMITA’
Negli anni scorsi Giuseppe Antonucci era uscito di carcere dopo aver scontato una pena di 20 anni di reclusione, poi ridotta in Appello a 10 (per seminfermità mentale), per aver ucciso a coltellate la moglie, Loredana Esposito, il 25 gennaio del 1991. L’omicidio avvenne nel Rione Luzzatti a Gianturco dove Antonucci ferì anche il cognato e la suocera al culmine di una lite. Nel 2003 è tornato in libertà sposandosi successivamente con Rosaria Montaniello, dalla quale ha avuto due figlie di 10 e 12 anni.

Articolo di Ciro Cuozzo e Andrea Aversa