Tutti parlano di Napoli, soprattutto della periferia descrivendo spesso, troppo spesso, un quartiere consumato dalla camorra dove si succedono solo agguati, faide e sparatorie.
La realtà ovviamente differisce da quella che, la semplificazione di chi non vive il territorio e in modo riduttivo tende ad appiattire tutto su una sola sfaccettatura della città, viene proposta. Ponticelli è una di quelle realtà che viene spesso ripresa dalle cronache locali e nazionali ma questa volta ad essere raccontata è un’altra verità, la rinascita che parte dalle piccole cose. Proprio in questo quartiere c’è Davide Esposito che fa parte di un collettivo hip hop che insegna a ballare agli ‘scugnizzi’ come riporta Repubblica.
Nel parco Merola, sotto i portici del palazzo con gli affreschi di Jorith i ragazzini ballano a tempo di musica, imparando l’arte di strada dei vicoli del Bronx. Felpe larghe, murales e sneakers portano una “nuova rivoluzione”. Un vero laboratorio grazie all’Associazione Arteteca che con i fondi del Servizio Civile si impegna a riqualificare la cultura locale. Tra i giovani vengono organizzate delle vere e proprie battaglie, divertenti e soprattutto momento di condivisione e socializzazione.